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IL PERSONAGGIO

Cristian, il veronese
che dirige i live
di Vasco e Lady Gaga

Il regista Cristian Biondani a San Siro prima di un concerto
Il regista Cristian Biondani a San Siro prima di un concerto
Il regista Cristian Biondani a San Siro prima di un concerto
Il regista Cristian Biondani a San Siro prima di un concerto

Si è spostato spesso nella sua vita, e ancora oggi è sempre in giro per l’Italia e l’Europa. Ma c’è un oggetto che si porta sempre dietro, una foto con l’immagine di un trattore: «Mi ricorda chi sono» sorride Cristian Biondani. Perché se sei uno dei più grandi registi di musica live a livello internazionale, dirigi sul palco gente come Vasco, i Rem e Ligabue o sei diventato il regista preferito di Fabio Volo, magari qualche dubbio può venire. A lui no, le sue radici di ragazzo cresciuto in campagna non le hai mai perse e non ci potrà mai rinunciare.

Il percorso che l’ha fatto arrivare fino a dirigere l’Euromusic ma anche la Bignardi e Panariello in tv, è di quelli da raccontare partendo da lontano. «Da giovane mi piaceva camminare con la macchina fotografica in mano, anche se allora non sapevo bene cosa volesse dire. Ho iniziato a collaborare con Match Music, si lavorava di notte e facevo un po’ di tutto, riprese, luci, regia uscite in esterna». Un’esperienza importante che lo porta a Milano dove inizia a lavorare per Mtv. «Ero assistente al montaggio, poi al mixer video e quindi alla regia, un giorno mancava il regista ed ho provato a farlo io, l’esperimento è andato bene e poco dopo mi hanno fatto fare un programma tutto mio». È solo l’inizio di una carriera che in breve tempo lo porta ai massimi livelli in Italia, dove segue la regia di tutte le trasmissioni di Fabio Volo ma anche quella di alcune fortunate trasmissioni televisive come Le invasioni barbariche con Daria Bignardi, Victor Victoria o Colorado.

Ma la vera passione di Cristian Biondani da sempre è la musica. «Gestire il live dei concerti è la cosa che mi piace di più, ho diretto gente come i Rem, i Linkin Park, Lady Gaga» ma anche i live show di Kate Perry, The Cure, Ben Harper, Black Eyed Peas, Laura Pausini e tantissimi altri, anche se il regista veronese non ama parlare molto di sé. «Una delle emozioni più grandi è quando ho seguito il live di Vasco, il mio mito da sempre. A 18 anni andavo ai suoi concerti e poi ad un certo punto ero lì sul palco a dirigerlo, è stata una sensazione incredibile».

Intanto continua anche a lavorare in tv, come nell’ultimo show Rai di Panariello, ma lo chiamano anche all’Eurovision Song Contest Junior, la massima competizione musicale giovanile di livello europeo, quella a cui nella gara dei «grandi» l’Italia partecipa con i vincitori dell’anno precedente del Festival di Sanremo. Lo seguirà anche nella prossima stagione, quando sarà il regista di The Voice e dello show con Laura Pausini e Paola Cortellesi. «Sono contento di quello che ho fatto e dei nuovi progetti, per fortuna ce ne sono tanti anche se poi ho sempre troppo poco tempo per la mia famiglia. Un artista con cui mi sarebbe piaciuto lavorare? Ne dico due, Madonna e Amy Winehouse. Amo l’energia che esce dal palco, quello che riprendo e come lo faccio deriva proprio da lì».

«Altri obiettivi? Vado avanti senza una linea troppo dritta ed ho la fortuna di poter scegliere i lavori che mi piace fare» continua Cristian Biondani, «senza un solo indirizzo ma con tanti orizzonti diversi.

L’importante è essere sempre positivi e non perdere mai di vista quello che si è e da dove si viene. Io a volte parlo in dialetto, ho provato anche a tradurlo in inglese quando andavano in eurovisione o nei concerti internazionali, ma non viene bene, meglio parlarlo così com’è».

Luca Mazzara

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