Mollo tutto, cambio vita. L’ex tronista del seguitissimo programma di Maria de Filippi, il primo tronista gay diventato famoso per le partecipazioni a spettacoli e trasmissioni televisive, ha deciso di lasciare temporaneamente Verona. E per prima cosa ha venduto il suo bar, la sua creatura quell'Urban Café di via Alberto Mario che aveva acquistato a soli 22 anni facendo un mutuo. Di anni ora ne sono passati 9 e di cose ne sono cambiate tantissime. Sabato sera Claudio Sona ha organizzato la festa di addio del suo bar con centinaia di persone che sono passate per un saluto.
Claudio Sona diventato uno degli influencer più seguiti di Verona, è diventato un volto noto soprattutto tra i giovanissimi e continua a fare serate in giro per l'Italia ma ha voglia di cambiare. «Non so quale sarà la mia vita futura», dice Claudio al telefono. E subito, visto che sono le 8.30, smentisce chi vuole personaggi famosi a letto fino a mezzogiorno. «È dalle 5.30 che sono irrorare le vigne con mio fratello», dice in una battuta che racconta molto di com’è questo ragazzo. «Ho venduto il bar, anche se mi spiace perchè è stata la mia prima creatura. Ma l’ho avviato, lanciato ed ora è tempo di cambiare. Mi piacerebbe molto fare una scuola di recitazione soprattutto per modificare la mia dizione che è fortemente veneta. Mi piacerebbe anche imparare inglese per questo sto pensando che passati i due mesi sabbatici in cui andrò in ferie e farò tanto mare, poi sarà il tempo di concretizzare». Sona andrà in Turchia, viaggio culturale in giro per la Cappadocia e poi fare un po' di barca a Bodrum.
«Tra i lavori del futuro non mi spiacerebbe quello del travel blogger. È sempre stata una mia fissa. Ma mi piacerebbe anche andare a vivere a Los Angeles, lavoricchiare per imparare la lingua e conoscere un po' la realtà americana che non conosco». Che Claudio Sona sia molto seguito non v’è ombra di dubbio, ma come dice lui c'è un valore aggiunto in tutto quello che fa. Claudio è un ragazzo che ama raccontare e raccontarsi ama parlare con le persone. L'altra sera all’Amen, il locale sulle Torricelle si sono presentati quasi 200 fan. «A un certo punto hanno dovuto chiudere il numero di accesso del locale», dice Claudio sorridendo, «credo che sia perché io con le persone parlo. Ho conosciuto tantissime persone belle da vedere che non davano niente alle persone che incontravano. A me invece piace conoscere tantissimo le persone e raccontarmi».
E per quanto riguarda l'amore? «Ho un cane», ride Claudio, «si chiama Oscar». Al di là della battuta dice in questo momento non ha una persona che ama, anche se comunque la porta del suo cuore resta aperta. «Il fatto di aver avuto storie mediaticamente molto esposte ha sicuramente influito, perché alle volte una menzogna se resta insistente diventa realtà e può complicare le cose», conclude Claudio, «ma all’amore ci credo ancora».