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Cinema, Rizzi e Girardi fanno trionfare Verona

È un ricco bottino quello che si porta a casa Verona al termine della seconda edizione del Festival del Cinema Italiano, la rassegna cinematografica che celebra e valorizza le produzioni nazionali, diretta dal regista Paolo Genovese e con una giuria presieduta da Silvio Orlando e composta da Serena Autieri, Paolo Conticini, Donatella Finocchiaro, Chiara Francini, Giusy Buscemi e Christian Marazziti. A ricevere il Premio per la migliore regia, durante la serata finale che ha visto ospite d’onore Oliver Stone, è il regista veronese 39enne Alberto Rizzi con il suo «Si muore solo da vivi», l'opera uscita un anno fa che vede protagonisti, tra gli altri, Neri Marcorè, Alessandra Mastronardi, Francesco Pannofino e Alessandro Roia. Il film racconta la storia di Orlando, interpretato da Alessandro Roia, che dopo il terremoto dell’Emilia del 2012 deve reiventarsi da capo e soprattutto occuparsi della nipote vestendo i panni di un improvvisato quanto inadatto genitore. A questo si aggiungono la storia d’amore con una vecchia fiamma e le peripezie della band musicale di Orlando. “Sono particolarmente felice di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento”, commenta Alberto Rizzi all’indomani della premiazione. “Si tratta per me di un premio del tutto inatteso e insperato e che mi riempie di gioia. La lista dei premiati raccoglie nomi importantissimi del cinema italiano, e solo farne parte mi sembra incredibile. Per di più ricevere un premio alla regia con una commedia è doppiamente un motivo di orgoglio, dato che generalmente le commedie vengono penalizzate nei palmares. Il mio desiderio, adesso, è quello di tornare al più presto sul set, perché ho molte storie da raccontare e non vedo l’ora di realizzare nuovi progetti”. E tra i vincitori c'è un'altra veronese, Silvia Girardi, premiata per il documentario «Alberi», realizzato con Gabriele Donati. La Giuria della sezione Ambiente, sotto il coordinamento scientifico del giornalista Rai, Maurizio Menicucci, composta da Marcello Foti, giornalista e produttore cinematografico, e dai giornalisti Marta Perego e Marino Midena, le ha assegnato la Stella d’Argento con questa motivazione: “Emerge il desiderio di non essere al centro, il bisogno di recuperare l’ascolto. Un film che racconta, come in un viaggio, la complessità della nostra relazione con la natura. Il film dona il giusto protagonismo agli alberi, capaci persino di parlarci e di essere monumenti viventi”. E c’è soddisfazione per questo traguardo: “Alberi è un progetto indipendente, realizzato con pochi mezzi e nell’ottica della sostenibilità”, spiega Silvia Girardi. “Adesso mi auguro che la visione del documentario diventi uno stimolo per le persone per cercare il contatto con il mondo arboreo, dal quale dipende al 100% la nostra vita sul pianeta, e con il quale siamo profondamente connessi col respiro, nella funzione primaria che ci permette di vivere. Noi inspiriamo quello che l’albero espira, in uno scambio continuo e vitale”. Il film è stato sostenuto da Pefc Italia, l’organizzazione internazionale per la difesa delle foreste.•.

Silvia Allegri

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