<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Schermi & visioni

The Host, Bong Joon-ho (2006)

 Che ci fa «The Host» del premio Oscar Bong Joon-ho nella tonnara di Netflix? E chi lo sa? Però c’è. E allora vale la pena di tornare a uno dei film che hanno aperto definitivamente la strada alla new wave coreana e che meritano una seconda (ma anche una terza) occasione. Perché «The Host», che allinea nel cast due super stelle come Song Kang-ho e la divina Bae Doo-na, non è solo un film di mostri. Certo, a scandire il passo della narrazione sono le incursioni di una gigantesca creatura mutante, un kaiju per dirla alla giapponese, che emerge dalle acque del fiume Han seminando morte e distruzione nel cuore di Seoul. Dietro alla facciata da action comedy venata di horror si nasconde però una satira cinica e feroce, un atto d’accusa contro la stupidità dilagante e l’inettitudine del potere costituito. Con un finale memorabile e tanto, tanto di divertente.

Luca Canini

Suggerimenti