Romanticismo in salsa K tra botte, risate e scintille

È l’ultimo k-drama di casa Netflix, disponibile dai primi di febbraio (in dieci episodi da un’ora) e pronto a tentare la sorte anche dalle nostre parti dopo i buoni riscontri in patria. Il nuovo «Avvocata Woo»? Possibile. Anche perché il balzo immediato nella Top 10 italiana dice che le potenzialità per fare il botto ci sono. D’altronde la confezione è irresistibile per la crescente platea di affezionati al made in Seoul e per i tanti che bazzicano il genere «romantic». Protagonisti, manco a dirlo, una lei e un lui, spinti l’una verso l’altro nonostante la reciproca diffidenza e l’iniziale, istintiva repulsione. Yeoh Mir-an lavora per un grande studio legale che si occupa prevalentemente di assistere personaggi famosi e ha un’idea tutta sua dell’amore e degli uomini, che si diverte a sedurre, a far soffrire e a punire - pratica le arti marziali e non disdegna una zuffa di tanto in tanto -; Nam Gang-Ho è un attore in rapida ascesa che odia le donne ed evita qualsiasi tipo di coinvolgimento. Scintille immediate e attrazione fatale, con contorno di risate e un ritmo travolgente che mette al riparo dall’eccesso di smancerie. Promosso a pieni voti.