Metti un fine settimana al mare, in una bella, elegante dimora, aperta sulla spiaggia di Sabaudia; e metti un gruppo di persone colte, fini e benestanti, con un mezzo secolo più o meno di vissuto alle spalle, quei vissuti che magari hanno dentro un tizzone non del tutto spento capace di mandare qualche scintilla sul presente. Liliana Cavani, novantenne d’assalto, fresca di Leone d’Oro alla carriera, osa parlarci del tempo, e, doppiamente ardimentosa, lo fa seguendo le orme di un trattato scientifico, «L’ordine del tempo», scritto dal fisico Carlo Rovelli, non propriamente facile. Ne esce un film parlato, parlato bene, senza essere verboso, recitato con grande naturalezza ed efficacia da un cast ricco e ben assortito in cui spiccano Alessandro Gassman (Pietro) e Claudia Gerini (Elsa), i padroni di casa, la bellissima Ksenia Rappoport (Paola), moglie di un esperto finanziere, Valentina Cervi e il consorte psicanalista Fabrizio Rongione. Il dramma fa la sua comparsa in questo microcosmo sotto forma di notizia che un grande, velocissimo asteroide ha molte probabilità di schiantarsi sulla terra e di distruggere il genere umano. La notizia è confermata dal fisico Enrico (Edoardo Leo). Potrebbero essere gli ultimi giorni, anzi l’ultimo fine settimana dell’umanità. Gli americani ne farebbero un film del genere catastrofico; Liliana Cavani per fortuna no, non insegue i blockbuster, tesse tramite i personaggi la sua tela di considerazioni, non dimentica che il cibo più umano che ci sia è l’amore, filma con il nitore e l’efficacia che le è propria e, inseguendo la chimera dell’irraggiungibile leggerezza rohmeriana, inciampa felicemente in qualche guizzo di commedia all’italiana e nei frammenti di un discorso amoroso incarnatosi nel personaggio di Edoardo Leo. Affascinante. F.Bon.