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Schermi & Visioni

Il sogno chiamato Florida. Tutti i colori di Sean Baker

The Florida Project
Sean Baker, 2017
The Florida Project Sean Baker, 2017
The Florida Project
Sean Baker, 2017
The Florida Project Sean Baker, 2017

Benedetta Mubi che leva un po’ di polvere dalle spalle di un film meraviglioso come «The Florida Project» di Sean Baker. Da noi fu presentato al Festival di Torino con il titolo «Un sogno chiamato Florida», dopo la première sulla Croisette di Cannes, e non attirò particolarmente l’attenzione; negli Stati Uniti invece, complice la strameritata candidatura di Willem Dafoe all’Oscar per il miglior attore non protagonista, si guadagnò subito i galloni di «instant cult», finendo per approdare in sala grazie all’ennesima intuizione felice della A24 (che da «Uncut Gems» ai recenti fasti di «Everything Everywhere All at Once», tornato anche sui nostri grandi schermi grazie al pieno di nomination, si sta confermando come la più lungimirante casa di produzione in attività). «The Florida Project», dicevamo, ovvero il disastroso declino del sogno americano visto con gli occhi di una bimba di sei anni; costretta a vivere in un motel a Orlando, a due passi da Disney World, con una madre allo sbando. Circondata da orrore e disperazione, da nuove povertà, crimine e disillusione; di accecante bellezza la fotografia, di rara sensibilità il tocco di Baker. Recuperatelo.

Luca Canini

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