Rivediamoli. Grazie ad Amazon Prime, sempre impegnata a fagocitare nuovi titoli per ingrassare il catalogo e tenere occupati gli abbonati. Buon per noi: perché Jarmusch è sempre Jarmusch e perché «Paterson» è il miglior film del signor «Down by Law» dai tempi di «Ghost Dog» (anno 1999, mica l’altro ieri). Protagonista un Adam Driver sul punto di fare il grande salto, da talento promettente a stella di primissima grandezza, nel ruolo di un autista di bus che si diletta a osservare il semplice mondo che lo circonda e a scrivere poesie.
Ogni giorno la medesima routine: la sveglia poco prima che suoni la sveglia, la colazione, l’autorimessa, la lunga giornata di lavoro, il ritorno a casa dalla giovane ed eccentrica moglie, l’immancabile giretto con il cane, la birra della buonanotte nel solito bar. Non succede molto in «Paterson»: Jarmusch si mette in un angolo e come il suo protagonista, che si chiama Paterson e vive a Paterson, in New Jersey, semplicemente registra. Vita che si fa cinema, cinema che si fa vita; con la poesia a reggere i fili sottili di un racconto placido, sussurrato. Un piccolo gioiello (anche su Mubi). Lu.Ca.