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Cinema africano nel parco dei Comboniani, si parte stasera con «Amin»

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Una scena dal film «Amin»
Una scena dal film «Amin»
Una scena dal film «Amin»
Una scena dal film «Amin»

Sei giorni. Dieci film. Un tuffo in città nel cinema africano, da oggi (lunedì 26) a sabato 31 luglio al parco dei Missionari Comboniani di vicolo Pozzo 1, ogni sera, alle 21.15 all'aperto (parcheggio interno). Lunghi e cortometraggi di registi e registe europei e africani. Film che erano in concorso nell’ultima edizione del Festival di Cinema Africano di Verona nella sezione dedicata al tema delle migrazioni, Viaggiatori&Migranti, e che avevano visto solo le tre giurie del Festival, a causa delle restrizioni che hanno portato la chiusura delle sale cinematografiche.

La rassegna si intitola «Ma Che Estate 2021» . Questa sera si parte con  «Amin» di Philippe Faucon (Francia) il primo film in programmazione, dalla sezione Viaggiatori&Migranti, presentato da Stefano Gaiga, della direzione artistica del Festival di Cinema Africano di Verona.

È un lungometraggio del registra marocchino Philippe Faucon, che racconta la storia di un uomo, Amin, che lascia il Senegal per raggiungere la Francia in cerca di una vita diversa e un po’ di fortuna. Le cose sembrano andare abbastanza bene, Amin guadagna e riesce a inviare il denaro a casa, alla moglie Aisha e ai suoi tre figli. Sono passati nove anni da quando è arrivato e lui ora riesce a tornare per qualche settimana a casa una o due volte l’anno. Poi un giorno però, proprio sul luogo in cui lavora, incontra Gabrielle, una donna francese e tra i due inizia una relazione. Che ne sarà della sua famiglia di origine? Ospite don Giuseppe Mirandola, direttore Centro Pastorale Immigrati.

 

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