La Palma d’oro del 74° festival di Cannes è Titane della regista francese Julia Ducournau. Accade 28 anni dopo la Palma a Lezioni di piano di Jane Campion, ed è la seconda nella storia del festival. L’annuncio è stato dato in anticipo dal presidente di giuria Spike Lee, che ha spiazzato tutti con la sua gaffe.
Il Grand Prix è ex aequo: va all’iraniano Asghar Farhadi per A Hero e al finlandese Juho Kuosmanen per Hytti n.6 (Compartment n. 6), consegnati da Oliver Stone.
Il premio alla regia va a Leos Carax per il film Annette. A consegnare il premio Valeria Golino.
Il premio per la sceneggiatura va all’autore giapponese Hamaguchi Ryusuke per il film Drive my car.
Il premio per la migliore interpretazione femminile va all’attrice norvegese Renate Reinsve per il film The Worst person in the world (Julie en 12 chapitres) di Joachim Trier.
Il premio per la migliore interpretazione maschile va all’attore texano Caleb Landry Jones per Nitram di Justin Kurzel.
Il Premio della giuria, Prix du Jury, è ex aequo ai film Haberech di Nadav Lapid e Memoria di Apitchapong Weerasethakul.
Standing ovation per Marco Bellocchio alla serata finale del festival di Cannes, dove ha ricevuto al Palma d'oro alla carriera. Una grandissima ovazione che ha emozionato il regista che ha ricacciato indietro le lacrime. «Non ho più nulla da dire, da aggiungere», ha detto visibilmente commosso mentre Paolo Sorrentino accanto gli consegnava la Palma d’oro d’onore. «Voglio condividere il premio con miei figli Pier Giorgio e Elena, il produttore Simone che è quasi un figlio adottivo e il grande Michel Piccoli che voglio assolutamente ricordare», ha detto citando insieme a Piccoli anche Anouk Aimee che furono premiati per il mio Salto nel vuoto nel ’79.
L'Italia era in gara con Tre piani di Nanni Moretti, che non è entrato nel palmares.
