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Riconoscimento alla Veronesi

Arianna principessa a Cannes: con «Glaistig» vince il French Riviera come miglior attrice

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Arianna Veronesi a Cannes
Arianna Veronesi a Cannes
Arianna Veronesi a Cannes
Arianna Veronesi a Cannes

Una veronese miglior attrice a Cannes. Arianna Veronesi, best actress nel cortometraggio «Glaistig» della regista Abbey Spacil, al French Riviera Film Festival che si è svolto in parallelo alla rassegna cinematografica francese. Un riconoscimento, quello della Veronesi, datato 2021 ma la consegna rinviata dalla pandemia si colloca in un frangente particolarmente emozionante, durante il prestigioso Festival di Cannes.

Nella pellicola «Glaistig», di cui è sceneggiatrice e produttrice (e la maggioranza dei capi reparti creativi sono donne), Arianna Veronesi interpreta Anna, un'attrice emigrante determinata a raggiungere il successo anche se significa adattarsi agli standard misogini di Hollywood. La troviamo irriconoscibile e sottomessa, fino a quando la lettura di una poesia femminista la spinge ad intraprendere un viaggio fantastico e selvaggio in totale autogestione.

Il titolo «Glaistig» nasce da una passione fanciullesca, una figura mitologica gaelica che ha il potere magico di distruggere il patriarcato. «È la protagonista del libro che ho amato da bambina, una sorta di sirena con le gambe da capra nascoste dal vestito e un bellissimo viso che attira gli uomini. Si nascondeva nella foresta e proteggeva bambini, donne e la terra dal patriarcato», racconta la Veronesi, che attraverso la danza, il suo passato, racconta la trasformazione di Anna. La trama non è altro che una lente di ingrandimento artistica che esplora l'impatto profondo di un viaggio personale: dal trauma sessuale alla guarigione resa possibile dall'amor proprio, la sorellanza, l'abbraccio di Madre Terra.

Questo di Arianna Veronesi è l'ottavo riconoscimento dopo i festival di Vienna, Parigi, Venezia, o l'Indie Short di Cannes; la pellicola verrà proiettata oggi (giovedì) alle 13.30 nel Grand Palais di Cannes, in sala H.

Al cinema Arianna Veronesi si è avvicinata dopo aver ballato come solista per compagnie come il Jeune Ballet International de Cannes, il London City Ballet e il Ballet du Nord (Francia). Anche coreografa ricercata, ha disegnato per Compagnie Nomades in Svizzera e Compagnie D'Apres a Parigi. Diplomata poi alla Acting International School di Parigi, la sua carriera cinematografica internazionale ha preso slancio con il film indipendente francese Killer of Beauty diretto da Keja Ho Kramer, quindi è stata al fianco di Anthony Hopkins in «The Rite» di Michael Håfström. Trasferitasi a Los Angeles, ha lavorato in diverse produzioni, tra cui «Distant Vision», progetto sperimentale di Francis Ford Coppola.

Prossimi progetti? «Trovare la giusta piattaforma per "Glaistig", non facile per un cortometraggio. Sto preparando la scrittura di un film, la trama narra la vita di una donna sopravvissuta ad un matrimonio minorile ancora legale negli Stati Uniti, che 40 anni prende il coraggio di ascoltare la sua voce ribelle», racconta l'attrice veronese che fra qualche mese diventerà di nuovo mamma. La Veronesi ha recitato, scritto e prodotto «Glaistig», uno dei film preferiti del French Riviera Film Festival che propone opere di registi provenienti da più di 28 paesi, nelle sezioni drama, comedy, sci.fi/horror, animazione, sperimentale, lifestyle, fashion, video musicale e micro cortometraggi. 

Anna Perlini

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