<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
20 novembre

«Why me», il docufilm sull'identità tra scienza e arte al centro Marani

La proiezione lunedì 20 novembre al Centro medico culturale Marani promosso da Airc e sostenuto dall'Aoui
La locandina del docufilm Why me
La locandina del docufilm Why me
La locandina del docufilm Why me
La locandina del docufilm Why me

Lunedì 20 novembre dalle 19:30 presso il Centro medico culturale G. Marani (via San Camillo De Lellis, Verona), si terrà la proiezione del docufilm “Why me: quanto della nostra vita è già scritto nel DNA?”, evento organizzato da AIRC aperto al pubblico a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

La serata è aperta da un aperitivo di benvenuto, dopo la proiezione (45 minuti) ci sarà un approfondimento con la partecipazione straordinaria del prof Telmo Pievani, filosofo e divulgatore scientifico, e gli interventi del prof Michele Milella, oncologo, e del prof Carlo Chiurco, filosofo bioetico.

L’evento è promosso dall’AOUI, che ne riconosce il valore scientifico e divulgativo. Il documentario, infatti, indaga il tema dell’identità in un viaggio tra mondo scientifico e universo artistico. Un percorso fatto di incontri per rispondere alla domanda che ricorrente: «Perché io sono vivo?».

L'attore Pietro Sermonti dialoga, tra gli altri, con il premio Nobel Elizabeth Blackburn, il prof Pier Paolo Di Fiore, docente di Patologia generale Università di Milano e direttore Programma Novel Diagnostics Istituto Europeo di Oncologia e altri. ‘WHY ME’ affronta l’abiogenesi, la nascita della pluricellularità, la differenza tra caso e necessità, il calendario cosmico, per andare alla radice delle ragioni per cui il cancro colpisce l’essere umano e indagare ancora più nel profondo il tema dell’identità.

Suggerimenti