Lunedì 20 novembre dalle 19:30 presso il Centro medico culturale G. Marani (via San Camillo De Lellis, Verona), si terrà la proiezione del docufilm “Why me: quanto della nostra vita è già scritto nel DNA?”, evento organizzato da AIRC aperto al pubblico a ingresso libero fino ad esaurimento posti.
La serata è aperta da un aperitivo di benvenuto, dopo la proiezione (45 minuti) ci sarà un approfondimento con la partecipazione straordinaria del prof Telmo Pievani, filosofo e divulgatore scientifico, e gli interventi del prof Michele Milella, oncologo, e del prof Carlo Chiurco, filosofo bioetico.
L’evento è promosso dall’AOUI, che ne riconosce il valore scientifico e divulgativo. Il documentario, infatti, indaga il tema dell’identità in un viaggio tra mondo scientifico e universo artistico. Un percorso fatto di incontri per rispondere alla domanda che ricorrente: «Perché io sono vivo?».
L'attore Pietro Sermonti dialoga, tra gli altri, con il premio Nobel Elizabeth Blackburn, il prof Pier Paolo Di Fiore, docente di Patologia generale Università di Milano e direttore Programma Novel Diagnostics Istituto Europeo di Oncologia e altri. ‘WHY ME’ affronta l’abiogenesi, la nascita della pluricellularità, la differenza tra caso e necessità, il calendario cosmico, per andare alla radice delle ragioni per cui il cancro colpisce l’essere umano e indagare ancora più nel profondo il tema dell’identità.