«Sogno di una notte di mezza estate» è sicuramente un frequentato terreno di lavoro per Punto in movimento, la compagnia di Roberto Totola e Marina Furlani. Più volte e con progetti diversi, il gruppo ha lavorato attorno all’opera shakespeariana facendone il termine dell’attività laboratoriale o lo specchio di un linguaggio consono al momento storico del gruppo. L’ennesima declinazione delle vicende di Oberon e Titania sarà in scena al Camploy il oggi, domani e giovedì alle 21. Per questa versione nell’Estate Teatrale la regia sottolinea le atmosfere che avvolgono gli intrighi della nota trama. Tra queste sicuramente il sogno e la magia. La magia che combina e scombina, inventa e ingarbuglia legami e relazioni, la magia la cui faccia ha i connotati dell’amore che con il suo potere riesce a risolvere ogni cosa, usando come strumento gli occhi. Il sogno è la dimensione dove tutto è possibile. Personaggi realistici e fantastici, immaginari o possibili vivono in mondi paralleli che s’incrociano solo sui giochi di parole, sulle ambiguità generate dalla magia e dall’incantamento. Sogno significa anche trasgressione dalle regole della convivenza civile, dai tabù della società. La razionalità delle regole rigide viene attraversata da una benefica follia che scompagina i ruoli rovesciandoli nel tragicomico e nel grottesco. Come spesso succede negli spettacoli di Punto in Movimento, la musica non è semplice colonna sonora. Questo lavoro sul testo di Shakespeare elaborato, tradotto e ridotto da Marina Furlani avrà le musiche di Bob Dylan, l’immagine artistica e grafica è di Alessandro Capuano; i costumi di Isabella Rossi. Alta caratteristica degli spettacoli di Punto in movimento è la coralità e la duttilità degli interpreti e dei ruoli. Roberto e Marina a Totola non sono solamente i registi ma anche i conduttori e gli attori in una compagnia sempre fresca e che rimane strettamente connessa ai laboratori. •