<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
4 aprile e 2 maggio

«Non chiederci la parola», al Teatro Laboratorio tre pellicole che hanno fatto la storia

Una selezione di celebri pellicole in cui la narrazione si sviluppa senza l'utilizzo di parole e dialoghi. Si comincia il 14 marzo con "L'ultima follia di mel Brooks", di Mel Brooks
La locandina de «L'Ultima follia di Mel Brooks»
La locandina de «L'Ultima follia di Mel Brooks»
La locandina de «L'Ultima follia di Mel Brooks»
La locandina de «L'Ultima follia di Mel Brooks»

Al via giovedì 14 marzo ore 21.00 al Teatro Laboratorio di Verona in Lungadige Galtarossa 22/A la rassegna cinematografica "Non chiederci la parola"  che propone una selezione di celebri pellicole in cui la narrazione si sviluppa senza l'utilizzo di parole e dialoghi.

La rassegna è organizzata dal Teatro Scientifico / Teatro Laboratorio. Il film sono presentati dal critico cinematografico Giancarlo Beltrame che ha curato la selezione dei titoli. Biglietto unico € 5,00. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria a: biglietteria@teatroscientifico.com.

I titoli in programma

Giovedì 14 marzo alle 21 in programma "L'ultima follia di mel Brooks", di Mel Brooks (1976). Un'opera divertente e folle, diretta e interpretata dal geniale attore e regista statunitense, che racconta le rocambolesche avventure di Mel Spass, Bellocchio e Trippa legate alla realizzazione del primo grande film muto degli ultimi quarant'anni. Un film nel film irresistibile, nonché la prima prova d'attore protagonista per Mel Brooks

Giovedì 4 aprile, sempre alle 21, tocca a "The artist" di Michel Hazanavicius (2011), film vincitore di 5 Premi Oscar (tra cui Miglior Film e Miglior Regia), 3 Golden Globe, 7 Premi Bafta, 6 César e altri importanti riconoscimenti internazionali. Ambientato nel momento di transizione tra cinema muto e sonoro, ruota attorno agli sconvolgimenti che tale rivoluzione comportò sia sotto il profilo artistico e umano nell'apparentemente dorato mondo di Hollywood.

Un film metacinematografico originale ed emozionante giustamente premiato all'epoca della sua uscita.

Giovedì 2 maggio, alle 21, la rassegna chiude con "Moebius" di Kim Ki-duk (2013). La provocazione più estrema del celebre regista sudcoreano, scomparso nel 2020 a soli 59 anni in seguito a complicazioni causate dal Covid-19.

La pellicola racconta una torbida storia famigliare narrata a tinte forti tanto da essere stata censurata in patria. La visione è consigliata a un pubblico maggiorenne.

Info: 0458031321 - 3466319280 - info@teatroscientifico.com

 

Suggerimenti