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Stasera alle 21

Mondovisioni, sei lunedì di proiezioni alla Fucina Machiavelli, su attualità, diritti umani e informazione

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La locandina di «Sieged: The Press vs. Denialism»
La locandina di «Sieged: The Press vs. Denialism»
La locandina di «Sieged: The Press vs. Denialism»
La locandina di «Sieged: The Press vs. Denialism»

La rassegna Mondovisioni a Verona organizzata in collaborazione con CineAgenzia insieme al settimanale Internazionale presenta da ormai 10 anni i più appassionanti e urgenti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival e proposti in esclusiva per l’Italia in lingua originale sottotitolati. E quest’anno le proiezioni si spostano a Fucina Machiavelli (Teatro Ex Centro Mazziano) in via Madonna del Terraglio 10. Parte stasera e proseguirà per sei lunedì consecutivi con cadenza settimanale fino al 14 febbraio, sempre alle 21. Stasera tocca al documentario «Sieged: The Press vs. Denialism» di Caio Cavechini, Brasile 2020, in portoghese con sottotitoli italiani.

Fedele alla linea editoriale di Internazionale, la rassegna Mondovisioni racconta la complessità del nostro tempo attraverso storie esemplari e senza filtri, che ci coinvolgono e ci riguardano. Bussola del programma sarà il giornalismo: in «Sieged: The Press vs. Denialism» i reporter brasiliani affrontano le menzogne del presidente Bolsonaro nel pieno della catastrofe causata dal Covid; in «Writing With Fire» un gruppo di agguerrite donne Dalit sfida un’India settaria e maschilista creando dal basso un giornale unico al mondo; in «The Neutral Ground» il documentario d’inchiesta usa gli strumenti dell’ironia, trovando una chiave inedita per raccontare il razzismo negli Stati Uniti e la nascita di Black Lives Matter.

Tornano quindi due temi su cui Mondovisioni non ha smesso di lavorare e schierarsi: i diritti violati e le battaglie delle donne in «Dying To Divorce», su violenza domestica e femminicidi in una Turchia sempre più conservatrice e integralista; e con «The Last Shelter» le migrazioni dall’Africa all’Europa, attraverso un luogo di solidarietà dove si incrociano speranze e sogni infranti, ai confini del Sahara. Infine, nel ventennale del G8 di Genova, più che mai attuale la riflessione su repressione e violenza di stato proposta da «The Monopoly of Violence», sullo sfondo di sconvolgenti immagini dalle proteste dei “gilet gialli” francesi.

 

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