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L'appuntamento

MamboLosco presenta il suo album d'esordio a Verona

Mambolosco
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«Mi chiamano e chiedono: Mambo, cosa stai facendo? Dammi un beat che te lo accendo, me lo sento che… ce la stiamo facendo».

E MamboLosco, il rapper per metà americano per metà italiano (figlio di un militare di stanza a Vicenza) sta salendo per davvero: questa settimana pubblica l’album d’esordio, “Arte”, e lo presenta venerdì 13 settembre alle 15.30 alla Feltrinelli alla Stazione di Porta Nuova. Classe ’90, MamboLosco ha vissuto tra Italia e Stati Uniti, e si sente forte nelle sue rime l’influsso dello slang nordamericano. La sua fama è esplosa con due singoli, “Me lo sento” e “Guarda come flexo”, che hanno conquistato Spotify: il secondo brano è stato ascoltato oltre 50 milioni di volte. E proprio in questo MamboLosco utilizza il verbo rap “to flex”, “flettere i muscoli” cioè mettersi in mostra.

Anche il suo gruppo di amici e collaboratori, ha preso il nome da un’espressione rap: “drippin’ juice”, “colare sugo”, vuol dire essere figo, avere stile, e il collettivo di MamboLosco con Nashley, Edo Fendy, Kerim e il produttore Nardi si chiama Sugo Gang. E nel disco nuovo appaiono anche Boro Boro e Shiva, oltre a Tony Effe e Pyrex della Dark Polo Gang. E c’è chi scommette che sarà proprio MamboLosco il nuovo fenomeno della trap. 

GBR

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