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L'iniziativa

In centro ultima tappa della notte bianca per ripartire

Ultima tappa stasera della notte bianca della rinascita e della ripartenza, in centro storico, con il «Verona Festival - Art, wine and food tra le vie dello shopping» patrocinato dal Comune.

Negozi aperti fino alle 22, ma anche siti storici, come il cortile di Giulietta o la Torre dei Lamberti, dove i Consorzi di tutela vini Garda e Custoza doc offriranno un calice di vino. Veronesi e turisti potranno fare due passi tra i vicoli o stare seduti ai plateatici delle piazzette allietati dalla musica classica e dal canto dei giovani studenti del conservatorio di Verona Dall’abaco, che si esibiranno affacciandosi alle finestre e ai balconi di case private.

Non mancheranno sorprese nelle zone a Ztl e la Biblioteca Capitolare ha voluto contribuire organizzando un breve concerto di musica jazz dalle 20.30 alle 21.30, nel chiostro dei canonici in piazza Duomo a Verona, accompagnato da un piccolo corner degustazione.

 

L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Comune di Verona, l’associazione “Corporazione Esercenti Centro Storico Verona”, l’associazione Promozione Eventi e il portale “Nel Cuore di Verona”. Anche le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti hanno deciso di contribuire mantenendo i negozi aperti. Sarà l’ultima di tre sere. È stata una proposta semplice ed elegante, che è piaciuta ai veronesi e di cui godranno stasera anche i turisti che fanno ritorno in città. Ma non è un addio, si spera in un arrivederci: «Vediamo di riprendere a settembre, a seconda degli sponsor», spiega Tiziano Meglioranzi, della Corporazione esercenti del centro storico. «L’iniziativa voleva far sentire una città che vive, pulsa, indipendentemente dai negozi aperti. I ragazzi del conservatorio sui balconi delle case private è stato quasi un invito a chi passeggiava di andare alla scoperta di questi luoghi. Un clima alla francese con la gente seduta nelle viette del centro. È stato apprezzato lo stile».

Tra le 1.200 attività commerciali in centro storico, hanno aderito in circa 350 tra bar, ristoranti, gelaterie e anche negozi. «Pensiamo se tutti, spendendo una decina di euro per due bottiglie di Prosecco e dei bicchieri, invitassero 15 persone per una serata così, il centro si riempirebbe», conclude Meglioranzi. «Verona è un centro commerciale naturale, potrebbe diventare il più importante del Veneto e il più significativo d’Italia. C’è bisogno di iniziative così, perché molti hanno perso la fiducia e noi cerchiamo di ridarla. È importante dare il segnale di esserci. Ci vuole coraggio e voglia di fare e, in questo caso, un minimo investimento. Con poco si possono fare tante cose».

Maria Vittoria Adami

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