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Stasera al Camploy

Il «Processo a Dio» della Compagnia Campogalliani apre il Premio Totola

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La Compagnia Campogalliani in «Processo a Dio»
La Compagnia Campogalliani in «Processo a Dio»
La Compagnia Campogalliani in «Processo a Dio»
La Compagnia Campogalliani in «Processo a Dio»

Sul banco degli imputati c'è addirittura l'Altissimo e sarà lo psichiatra Vittorino Andreoli in persona ad aprire la serata del «Processo a Dio» che al Teatro Camploy stasera (30 aprile) alle ore 21 inaugura il Premio Totola.

La sedicesima edizione della rassegna di teatro d'autore italiano contemporaneo è intitolata al compianto uomo di cultura, attore e regista veronese Giorgio Totola di cui la famiglia porta avanti l'attività artistica e il seguito concorso torna dopo il forzato stop dovuto alla pandemia da Covid.

Il toccante lavoro di Stefano Massini, affermato autore vincitore di numerosi premi tra cui Campello e Ubu, inaugura il festival che prevede quattro titoli di alto livello in cartellone, con serata finale il 28 maggio, e la valutazione finale dei lavori da parte di una giuria specializzata che decreterà miglior testo, migliore regia, miglior attore, migliore attrice, miglior allestimento. «Processo a Dio» è a cura della compagnia Accademia Teatrale Francesco Campogalliani (Mantova) con la regia di Mario Zolin e parla di Olocausto ma la narrazione si distacca da strade già percorse per affrontare la tragedia alla fine della Seconda guerra mondiale in un lager vicino a Lublino, in Polonia, attraverso la testimonianza di alcuni prigionieri ebrei scampati all'odio razziale e allo sterminio. «Finché ci sarà una sola Majdanek sulla faccia della terra, Dio sarà in qualche modo sotto processo», è una delle frasi emblematiche del dramma che si svolge come un vero e proprio processo e tanto di giudice e avvocati, tutti ex prigionieri e personaggi immaginari posti di fronte al dilemma dell'imperdonabile lontananza di Dio in quei momenti disumani.

Il Premio Totola si dedica all’attualità e all’impegno sociale ed è organizzato dal Comune di Verona in collaborazione con la Compagnia Giorgio Totola che ne cura la direzione artistica. Istituito nel 1988, il Premio Totola, oltre al nome, porta avanti l'impegno dell'uomo di teatro che ha lasciato la sua orma nell’ambiente culturale veronese e nel teatro amatoriale italiano. La commissione giudicatrice dei titoli in cartellone al Premio, riconosciuto a livello internazionale, è presieduta da Giuseppe Liotta, docente universitario e critico teatrale, e composta da Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, insegnante e presidente dell’omonima compagnia teatrale, da Mario Guidorizzi, docente universitario e storico del cinema, Alberto Agosti, docente universitario, e Paola Bonfante, laureata Dams Spettacolo. Presente anche Maurizio Ravazzin fratello di Luciana Ravazzin alla quale è intestato il Premio alla migliore attrice.

Michela Pezzani

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