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La recensione. Stasera e domani ultime repliche

Il poetico marinaio di Pessoa al Teatro Laboratorio con Akroama

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Una scena di «Il marinaio» di Akroama teatro (Pezzani)
Una scena di «Il marinaio» di Akroama teatro (Pezzani)
Una scena di «Il marinaio» di Akroama teatro (Pezzani)
Una scena di «Il marinaio» di Akroama teatro (Pezzani)

Chi siano i tre personaggi femminili che danzano, cantano e dialogano fra loro ai piedi di una bara nella pièce «Il marinaio», a cura della compagnia sarda Akroama, sono forse donne di bianco vestite, o ectoplasmi, dee, vedove, sirene, non ci è dato sapere bensì supporre, ma certamente creature della poesia della vita ai confini con la morte.

 

Abbiamo apprezzato lo spettacolo drammatizzato e diretto da Lelio Lecis ospite al Teatro Laboratorio per la 52esina rassegna di prosa e il racconto del visionario scrittore portoghese Fernando Pessoa da cui è tratto il lavoro è un esempio di calamitante simbiosi fra le arti intersecabili della danza, della recitazione e dell'esprimersi poliedricamente come fanno le interpreti (Tiziana Martucci, Julia Pirchl, Valentina Picciau) nel diventare esse stesse coreografia e scenografia sviluppate su una pedana rotonda girevole di legno che ad un certo punto nel clou della rappresentazione inizia a ruotare, rendendo la storia dal contenuto onirico somigliate ad una di quelle antiche giostre di cavalli dei luna-park.

 

Il fuoco di una composizione di candele radunate in un vassoio a terra e accese con solennità da una delle tre attrici al confine tra platea e pubblico, dà calore alla veglia funebre del trio per l'amato "marinero" che giace nella cassa al centro del palco circolare e si narrano le aspirazioni dell'uomo di mare ad una pacifica e felice città ideale da lui disegnata simbolo di un mondo diverso da quello reale. Forte di una potenza espressiva che non grida, sussurra e intona il fado, arriva tutta al pubico l'efficacia drammaturgica dell'affascinante materizzazione dell'impalpabile sostanza dei sogni grazie a luci eloquenti e alla sapiente capacità del regista e delle interpreti di dipingere l'invisibile, In equilibrio fra essere, non essere, voglia di essere, paura di non essere, certezza e dubbio di esistere.

 

Ultime repliche stasera alle 21 e domani alle 16,30 con prenotazione per posti limitati dalle misure anti Covid. Prenotazioni 0458031321 - 3466319280- info@teatroscientifico

Michela Pezzani

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