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Il concerto dedicato a Michele Merlo

Emma, come una regina in Arena. «Grazie Verona, è bellissimo: l'avrei fatto anche per cento spettatori»

Si replica stasera con il secondo live dell'artista
Una festa speciale Emma circondata dai ballerini che l’hanno accompagnata sul palco dell’Arena per i suoi dieci anni di carriera
Una festa speciale Emma circondata dai ballerini che l’hanno accompagnata sul palco dell’Arena per i suoi dieci anni di carriera

Come una regina. Con la voce che graffia e il pubblico che non smette di cantare. Con l'anima rock e una sensualità mai banale. Energia, ritmo, calore e soprattutto tanta, tanta passione. Emma si prende l'Arena che per la prima volta è solo sua, è lo scenario perfetto per festeggiare i dieci anni di carriera di un'artista che oggi ha poco da invidiare a molte altre big della musica italiana.

 

E quell'Arena a cui regala tutta sé stessa le restituisce un entusiasmo incredibile che dopo lo show de Il Volo nel giorno precedente mette davvero Verona in primo piano. C'è tutta l'Arena che l'aspetta e anche il cielo che era stato capriccioso fino a pochi minuti prima ritorna azzurro appena si accendono i riflettori.

 

I seimila spettatori divisi tra platea e gradinate si fanno sentire fin dall'inizio, Emma scalda il suo pubblico partendo da «Con le nuvole», il singolo che nel 2010 apriva il primo album in studio, «A me piace così». Dallo stesso progetto discografico ecco il medley di «Davvero», «Meravigliosa» e «Cullami» che anticipa quella «Calore» che rimane tra le sue canzoni più amate. Emma è scatenata, all'inizio anche lei è travolta dall'emozione ma ci mette poco a scaldarsi. «Avrei suonato all'Arena anche se mi avessero dato solo cento posti per gli spettatori, questa sera però la dedico a una persona particolare, forza Miki», rivolgendosi a Michele Merlo, l'ex concorrente di «Amici» che ieri sera lottava tra la vita e la morte e che questa mattina è spirato.

 

La sua «Calore» la canta in mezzo alle persone in platea: «io ho iniziato tra la gente e lì ritorno sempre», ed è già la regina dell'Arena. Con «Sarò libera» entrano in scena i ballerini: «di certo non sono JLo», aveva scherzato presentando il live, balla con loro e il risultato è più apprezzabile. Tutto il pubblico canta con lei, ancora di più quando tocca a «Non è l'inferno» con cui trionfava a Sanremo nel 2012. In «Cercavo amore» la sua anima rock esce tutta e i bassi quasi fanno tremare i gradoni, poi tocca a «L'amore non mi basta» e «Dimentico tutto».

 

Si cambia d'abito e ne esce bellissima avvolta di sole trasparenze per il medley di «Schiena», «Resta ancora un po'», «Trattengo il fiato» e «In ogni angolo di me», quindi tocca a «La mia città» che piace ancora parecchio come pure «Amami», in cui canta tutta l'Arena. Emma molla il microfono e si gode il coro fortissimo della sua gente. Dopo «Il paradiso non esiste» e «Mi parli piano» c'è l'omaggio al maestro Battiato con Dardust al piano, poi altri due medley con i brani tratti dagli album «Essere qui» e «Fortuna».

 

Tocca a «Luci blu» prima del duetto con Alessandra Amoroso per la loro hit «Pezzo di cuore», poi dopo «Stupida allegria» e «Quando l'amore finisce», ecco spuntare accanto a lei l'infinita Loredana Bertè per il loro nuovo singolo «Che sogno incredibile». Le voci graffiate si uniscono ed è davvero un momento inteso, lei che proprio dalla Bertè stata definita come la sua erede. Poi tocca a «Io sono bella» che le ha scritto Vasco, quindi «Latina» e «Fortuna» che chiude il concerto. Il pubblico la ama, e glielo fa capire fino all'ultimo. Si replica stasera. 

Luca Mazzara

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