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4 marzo

«Trimelone, l'isola che c'è»: sullo schermo il documentario di Quattrina

al centro il regista Mauro Vittorio Quattrina
al centro il regista Mauro Vittorio Quattrina
Il trailer de «Trimelone, l'isola che c'è»

«Trimelone, l’isola che c’è» di Mauro Vittorio Quattrina al Cinema Teatro «don Egidio Peroni» di San Martino Buon Albergo (Piazza del Popolo, 23), lunedì 4 marzo, alle 20.30. Sarà presente il regista. Ingresso a offerta libera.

 

Ci sono luoghi dove la storia si intreccia con la leggenda sino a confondersi nella tradizione mitologica. Uno di questi è l’isola Trimelone sulla sponda nord-orientale del Lago di Garda. A riprendere i fili dispersi al di là del tempo e dello spazio di questo luogo è il regista Quattrina nel suo nuovo docufilm diretto nella fotografia da Giuseppe de Berti con la scenografia di Angiolino Bellè e voce narrante dell’attrice Sabrina Modenini.

 

L’isola Trimelone fu solcata dai Romani ed è stata teatro dell’ultima intervista a Benito Mussolini raccolta dal giornalista Ivanoe Fossati, era conosciuta da Federico I Hohenstaufen (noto come Barbarossa) e non fu disdegnata neppure dagli Scaligeri e dalle truppe francesi. Trimelone dista circa 300 metri dalla costa che unisce le località di Cassone e Assenza. È lunga circa 260 metri e larga poco meno di 60. L’isola a un fugace sguardo appare piatta con un profilo interrotto da pochi alberi accanto ad alcune rovine, ma se sbirciata più attentamente appare simile a una imbarcazione. Pure una leggenda la vorrebbe flottante. Nulla se non solo un’illusione ottica che pure affascina.

al centro il regista Mauro Vittorio Quattrina
al centro il regista Mauro Vittorio Quattrina

Il susseguirsi dei quadri sulla pellicola insegue un intreccio di storie e leggende che aprono anche a episodi poco conosciuti come la presenza dei futuristi che impressero nei loro disegni, oggi ritrovati, la bellezza del luogo. La sua storia più recente è ricordata dai nonni e tra gli episodi più drammatici c’è l’incendio del 1954 con le conseguenti esplosioni per essere diventata sede di stoccaggio di materiali bellici. Un fatto che scagliò in acqua migliaia di ordigni e rese necessaria una tra le più importanti bonifiche operate dall’Esercito Italiano.

 

«L’isola Trimelone non ha solo un aspetto geografico per la sua posizione», commenta Mauro Vittorio Quattrina. «Porta con sé anche gli aspetti filosofici, religiosi e psicologici». «Come in ogni fiaba», ha detto, «si inizia da un dato drammatico: Trimelone ha subito guerre, invasioni e bonifiche». Poi, ha proseguito sui diversi temi ripresi dalla pellicola: «storico, turistico, intimistico». Con l’augurio che «l’isola Trimelone possa diventare un luogo non solo di attrazione turistica, ma anche di pensiero e di salvaguardia dell’ambiente». Le musiche sono originali e «composte per riflettere ogni pensiero della nostra interiorità», aggiunge Quattrina. «Le isole sono una continua scoperta di noi stessi. In particolare, l’isola Trimelone».

Marco Cerpelloni

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