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Stasera

Dal calcio ad Auschwitz, spettacolo ad Arbizzano per il Giorno della Memoria

Davide Giandrini
Davide Giandrini
Davide Giandrini
Davide Giandrini

 Oggi, venerdì 3 febbraio, alle 20.30 nella sala civica di Villa Albertini ad Arbizzano di Negrar, per il Giorno della Memoria il Comune di Negrar di Valpolicella propone a ragazzi e adulti lo spettacolo di narrazione, musica e videoproiezioni “Dal campo di calcio ad Auschwitz. Storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia”.

È scritto e interpretato dall’attore e autore teatrale Davide Giandrini, tra i più riconosciuti interpreti a livello nazionale del teatro-canzone. Le musiche, originali, saranno suonate dal vivo al pianoforte. Il racconto è adatto e consigliato agli adolescenti che frequentano le scuole secondarie, e anche a un pubblico adulto, per ricordare le terribili conseguenze delle leggi razziali, l’orrore della Shoah, le sofferenze atroci patite da tantissime persone.

La storia di Arpad

La storia narrata riguarda Arpad Weisz, un buon giocatore di calcio e uno dei più grandi allenatori del secolo scorso. Nel 1938, definito “il miglior mister che c’è in circolazione”, viene conteso dalle squadre più titolate del campionato italiano. Il Bologna dei suoi ragazzi quell’anno è primo in classifica. Ma arrivano le leggi razziali e Arpad, ebreo ungherese, deve lasciare insieme a tutta la famiglia il lavoro e l’Italia.

Sparisce da un giorno all’altro, riparando con la moglie e i due figli prima a Parig, e poi a Dordrecht, nei Paesi Bassi. Qui riprende ad allenare la piccola squadra locale. Poco dopo viene raggiunto, però, e la sua famiglia divisa. La moglie e i figli vengono deportati ad Auschwitz, dove moriranno nelle camere a gas di Birkenau. Arpad viene assegnato a un campo di lavoro dell’Alta Slesia. Rimane in vita per altri 15 mesi, fino a trovare la morte, per freddo e fame, ad Auschwitz. 

Camilla Madinelli

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