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in Abruzzo

Clitennestra del riscatto in scena col Teatro Scientifico a L'Aquila

Isabella Caserta e Jana Balkan
Isabella Caserta e Jana Balkan
Isabella Caserta e Jana Balkan
Isabella Caserta e Jana Balkan

Rimasto privo della sede all'Arsenale, il Teatro Scientifico - Teatro Laboratorio guarda avanti nonostante le difficoltà e, mentre prosegue la propria attività a pubblico ridotto all'interno del proprio spazio a domicilio ossia l'archivio in Via Tommaso da Vico 39, è assiduamente invitato in giro per l'Italia come sta accadendo oggi, a L'Aquila alla rassegna teatrale Volo libero organizzata dal Comune della città abruzzese. L'evento si tiene al Teatro Zeta e per la priva volta dopo il terremoto il TL è ospite della città messa in ginocchio dal cataclisma del 2009 e dove il sentimento di riscatto e rinascita dopo la tragedia è forte, sostenuto dalla volontà della popolazione.

 

Il dramma a tinte forti «Clitennestra», dal testo della scrittrice francese Marguerite Yourcenar, è il lavoro che la cooperativa veronese porta dunque in questa trasferta, interpretato da Isabella Caserta e Jana Balkan, anche registe dello spettacolo, con la musica composta da Bruno Marini (al debutto per Cristina Mazza sax alto, percussioni e voce, Bruno Marini sax baritono e flauto) eseguite dal vivo da Andrea Cortelazzo al pianoforte digitale. «Tornare a L'Aquila è una esperienza emozionante sia teatrale che umana. Ci siamo stati anni fa con La Balilla- Documento dal carcere femminile in cui ha recitato mia mamma», spiega Isabella Caserta riferendosi a Jana Balkan, nome d'arte di Giovanna Gianesin.

 

«Questo testo, Clitennestra della Yourcenar continua quindi oggi a parlare al femminile ed è attraversato da una costante vena poetica. Tratta di una donna sulla quale ci si interroga se, dopo quello che ha subito, sia vittima o carnefice. È stata rapita da Agamennone che le ha ucciso il bimbo di primo letto: l’ha sposata, con lei ha avuto quattro figli e ha poi sacrificato la figlia Ifigenia per propiziarsi il viaggio verso Troia. Dopo dieci anni di guerra è tornato portando con sé Cassandra come bottino di guerra e concubina, atto che scatena la reazione di Clitennestra con relativo omicidio del marito. Vittima e carnefice allo stesso tempo, come assassina non può essere assolta, ma forse capita». «Lo spettacolo ha attraversato ormai tante città d’Italia dopo il debutto al Teatro Romano di Verona», prosegue la Caserta, «ed è coinvolgente portarlo anche a L’Aquila, terra che ha sofferto, ma che ha dimostrato la capacità e la forza di sapersi rialzare». Anche la vecchia vasca da bagno con i piedi, dentro la quale si consuma il delitto portante della storia della vendetta di Clitennestra, è stata caricata su quello che un tempo si chiamava carro degli attori e ora per il TL è un furgone bianco diesel che funge da tutto, veicolo e magazzino su quattro ruote.

 

«Portiamo la scenografia con noi. Viaggiamo sempre tutti insieme, artisti e tecnici, con il materiale e i costumi», aggiunge Isabella. «Siamo andati ovunque sempre in furgone. In tutta Europa. Solo quando ci hanno chiamati a fare spettacoli in America, sia del nord che del sud, abbiamo preso l'aereo». La ripresa dell'attività del Teatro Zeta di L'Aquila è una grande conquista e il cartellone prevede una carrellata di titoli importanti tra cui quello del Teatro Scientifico - Teatro Laboratorio che porta alto il nome di un teatro universale dalle radici scaligere, da oltre mezzo secolo.

Michela Pezzani

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