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Alle 21,15 dai Comboniani

Cinema africano nel parco: stasera «Libero» di Michel Toesca sui migranti al confine francese

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Una scena dal film «Libero»
Una scena dal film «Libero»
Una scena dal film «Libero»
Una scena dal film «Libero»

Per la rassegna «Ma che estate 2021», proseguono le proiezioni nel parco dei Missionari Comboniani di vicolo Pozzo. Questa sera (mercoledì 28 luglio) alle 21,15, il Festival di Cinema Africano di Verona propone un altro dei titoli della sezione dedicata al tema delle migrazioni, Viaggiatori&Migranti: il film «Libero» di Michel Toesca.

 

Presentato in proiezione speciale nella selezione ufficiale del 71° Festival di Cannes, il bellissimo film-documentario girato dal regista Michel Toesca racconta la storia di Cédric Herrou, un contadino della Val Roia, che da anni offre, con l’aiuto di volontari e conoscenti, ospitalità ai migranti bloccati dalle istituzioni francesi sul confine italiano denunciandone il dramma. Nella Val Roia, divisa tra la Francia e l’Italia, ogni giorno sono decine le persone migranti che cercano di superare il confine in cerca di una vita migliore. Ma è proprio in questo limbo chiuso fra i due Stati che le politiche sull’immigrazione si accaniscono, rendendo impossibile l’ingresso sul territorio francese. Herrou, per questi ragazzi è un eroe, da anni offre quel che ha, sfida con coraggio le politiche che sente ingiuste. Per questo va a processo, per favoreggiamento della migrazione clandestina.

Osservando senza filtri questa situazione drammatica, «Libero» denuncia, o meglio, urla ai quattro venti l’urgenza di un intervento da parte delle istituzioni. «Libero» ha ricevuto il premio della Giuria dei giornalisti e giornaliste della rivista Nigrizia composta da Elio Boscaini, Simona Cella e Jessica Cugini, con la seguente motivazione: «Per averci ricordato che la politica inizia da noi, dai nostri gesti quotidiani. Per averci raccontato quel che accade al confine italofrancese attraverso la figura di Cédric Herrou, un contadino che mette a disposizione quel che ha per aiutare i migranti ad attraversare la frontiera. Per aver mostrato che è possibile una moderna Resistenza, una partigianeria che mette in pratica il passaggio del Vangelo che recita “Ero straniero e mi avete accolto”».

Ospiti della serata padre Filippo Ivardi, direttore di Nigrizia, e Giulio Saturni, presidente One Bridge To Idomeni.

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