È stato un sacerdote e vescovo speciale, votato agli ultimi, e di cui è stato avviato il processo di beatificazione voluto da Papa Francesco. Antonio Bello(1935-1993) è un esempio per tutti e per raccontare la sua operosa storia va in scena sabato 27 aprile alle ore 20,45 al Teatro San Massimo il racconto teatrale “Chiamatemi don Tonino”.
Il gruppo impegnato in questo toccante lavoro è la Compagnia del Ciambellano, proveniente da Manduria(Taranto) con interpreti Andrea Molendini e Valeria Stano, regia di Luciana Stano.
L’iniziativa rientra nelle attività socioculturali dell’Associazione Amici del Salento, regione del protagonista e del cast,; una realtà di impegno civile attiva nella nostra città dal 2004 e che propone riflessione su una delle figure straordinarie di “costruttore e testimone di pace, figlio della terra del Salento: il Venerabile don Tonino Bello”.
Sará inoltre ricordato il suo indimenticabile intervento che recita “In piedi, costruttori di pace!) pronunciato in Arena a Verona il 30 aprile 1989.
Oltre ai due attori e alla regista, parteciperà il professor Francesco Lenoci, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che interverrà su “Pace, giustizi e bellezza secondo don Tonino Bello”.