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Al Teatro Romano

«Bayadere», il Regno delle ombre in chiave psichedelica

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Bayadere del Nuovo Balletto di Toscana (foto Fabio Mattiolo)
Bayadere del Nuovo Balletto di Toscana (foto Fabio Mattiolo)
Bayadere del Nuovo Balletto di Toscana (foto Fabio Mattiolo)
Bayadere del Nuovo Balletto di Toscana (foto Fabio Mattiolo)

Bayadère è un balletto intriso di esotismo idealizzato, nella sua trama melodrammatica così come nell’estetica dell’insieme. E nella tradizione la sua scena più celebre, il Regno delle Ombre, si presenta al limite tra il reale e l’aldilà, dove le ombre che appaiono sono come congelate nella loro tragica condizione e i movimenti che compiono sono rituali.

Si ispira al capolavoro di Ludwig Minkus, ispirato alla danzatrice del tempio, e che andò in scena la prima volta a Pietroburgo nel 1877, Bayadere – Il Regno delle Ombre, lo spettacolo dell’associazione culturale Nuovo Balletto di Toscana realizzato con il sostegno del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Siena, in scena al Teatro Romano questa sera, 5 agosto. Il cartellone della danza dell’Estate Teatrale Veronese, la rassegna organizzata dal Comune di Verona e giunta quest’anno alla sua 73esima edizione, prosegue quindi col suo quarto appuntamento e vedrà sul palcoscenico i giovani danzatori della compagnia nata nel 1970 e guidata da Cristina Bozzolini, divenuta punto di riferimento nel panorama nazionale grazie a un repertorio costruito in decenni di attività e particolarmente operativa con la propria formazione giovanile Junior BdT.

A ispirare il coreografo Michele di Stefano, vincitore tra l’altro del Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia 2014, è dunque il Regno delle Ombre, atto capace di esprimere una visione che esula dal contesto e che apre a un passaggio di puro movimento, astratto e lucido nella sua semplicità formale. «Il mio interesse è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene», spiega il coreografo, «non per replicarla, ma per scatenare tutta la sua forza dinamica e anche per restituire all’allucinazione del guerriero Solor, innamorato della Baiadera Nikia, la sua vera natura psichedelica». Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo. «Qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie», continua di Stefano, «in uno spazio che non è più soltanto un altrove, ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione». L’appuntamento è alle 21. Biglietti in prevendita al Box Office o presso la biglietteria del Teatro Romano.

Silvia Allegri

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