Chiusa domenica la parentesi dei Giardini aperti a Veronetta, che lo scorso fine settimana ha spalancato le porte di alcuni dei più bei parchi privati tra la città antica appena fuori l’ansa dell’Adige, le Torricelle e zona Biondella, si riaccendono questo pomeriggio, 30 maggio, i riflettori su “Piante e alberi nei giardini storici. Conoscere un’architettura vegetale”.
È per oggi pomeriggio alle 17, nella Sala conferenze Sandro Ruffo del Museo di Storia Naturale di lungadige Porta Vittoria, l’appuntamento con l’ultimo degli incontri organizzati il martedì pomeriggio a cadenza bimensile che l’Associazione naturalisti veronesi Francesco Zorzi ha proposto per la stagione invernale spaziando tra storia e arte, archeologia e architettura, ricerca e progetti solidali.
“Gli alberi verranno analizzati come elementi costruttivi dello spazio dei giardini storici, individuando quali aspetti fossero importanti per la realizzazione dei giardini formali, come quello all’italiana o alla francese, e quali caratteristiche fossero ricercate nei giardini informali o di tipo paesaggistico che avevano lo scopo di rappresentare la natura e ‘collezionare’ il mondo”, anticipano gli organizzatori.
Ad accompagnare i presenti in questo viaggio tra verde e tradizione è Carlo Schiesaro, architetto e socio dell’associazione Zorzi, specializzato allo Iuav di Venezia in “Architettura del paesaggio e del giardino” e Delegato regionale all’Ambiente e al paesaggio per il Veneto.
opo la conferenza, si terrà un veloce brindisi di saluto prima della pausa estiva. L’accesso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti a disposizione e dopo le 18 l’ingresso è da via Museo, 2, anziché da lungadige Porta Vittoria.