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Alle 18

Al Modus va in scena «L’acquario»: tre amici in un gioco al massacro

Sul palco la compagnia Eclissi di Salerno per la regia di Marcello Andria
L'Acquario in scena
L'Acquario in scena
L'Acquario in scena
L'Acquario in scena

Uno spettacolo di effetto, ironico e graffiante. Va in scena domani alle 18 al Teatro Modus di piazza Orti di Spagna «L’acquario» della compagnia Eclissi di Salerno per la regia di Marcello Andria. Una girandola di caratteri, umori, situazioni. Inflessioni agrodolci e frizzante ritmo della scrittura, sottolineati anche dal commento musicale.

Al centro della scena - il claustrofobico studio di uno scrittore, ingombro di libri che precludono il contatto con la realtà circostante – campeggia un acquario, i cui abitanti, come in un meccanismo di scatole cinesi, simbolicamente riproducono le dinamiche psicologiche ed emotive dei tre protagonisti: ignari della loro sostanziale condizione di cattività, pesci esotici dalla variopinta livrea si rincorrono, si azzuffano, si contendono accanitamente l’esiguo spazio vitale, per poi ritornare, sconfitti e malconci, alla convivenza forzata.

Valicata da tempo la soglia che separa l’età dei progetti dall’età dei bilanci, anche i tre vecchi amici che animano la vicenda – Elio, Donato e Sandro – si cimentano in un insidioso gioco al massacro, che mette a nudo insicurezze, paure, debolezze, fallimenti. Il loro rapporto, logorato dagli anni e dalla consuetudine, ha accumulato un fondo di reciproca insofferenza, di dubbi e rancori, di doppiezza e risentimento: una miscela corrosiva che d’un tratto deflagra in un dialogo serrato, dai toni ora aggressivi e beffardi, ora lievi e nostalgici. L’ironia degenera più volte nello scherno, l’insinuazione in affronto, la commiserazione in disprezzo. Le parole graffiano, feriscono, lasciano cicatrici che non si rimargineranno mai del tutto; eppure producono un effetto catartico, liberano l’emotività, aprono imprevisti squarci di quella comunicazione autentica che negli anni era venuta meno.

Tre solitudini, in fondo, che alla fine si abbarbicano l’una all’altra e, dopo essersi dilaniate senza esclusione di colpi, proprio come i pesci dell’acquario, ritornano al punto di partenza del loro insensato e tragicomico percorso. Prenotazione tramite il sistema sul sito modusverona.it. Informazioni 392/3294967, info@modusverona.it, www.modusverona.it.

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