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Stasera al cinema Nuovo di San Michele

A Mondovisioni il docufilm «We hold the line» sulla libertà di stampa e la democrazia

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«We hold the line» a Mondovisioni
«We hold the line» a Mondovisioni
«We hold the line» a Mondovisioni
«We hold the line» a Mondovisioni

Terzo appuntamento di «Mondovisioni» di Internazionale a Verona, nella sua nona edizione, al Cinema Nuovo a San Michele Extra. Questa sera, 20 settembre, si prosegue la rassegna organizzata da veronetta129 con il sostegno di Heraldo e Prosmedia con il documentario “We hold the line” (Germania – 2020 – 88 minuti, lingua inglese e filippino, sottotitoli in italiano), su come in molti paesi i sistemi democratici si stanno consumando dall’interno e in altri, come le Filippine, stanno morendo, uccisi in modo silenzioso e inesorabile. Moderazione a cura di Fabiana Bussola che dialogherà con Jessica Cugini, giornalista della Fondazione Nigrizia, sul tema della libertà di stampa in diversi contesti del mondo.

In particolare il pericolo che corrono molti giornalisti a fare informazione in paesi a rischio democratico e nelle società occidentali. Il biglietto all’ingresso è di 5 euro, ed è possibile prenotare il proprio posto attraverso il portale del cinema http://cinemasanmichele.com/mondovisioni.

 

Il docu-film “We hold the line” del regista Marc Wiese racconta la storia della giornalista Maria Ressa e la redazione del sito di notizie “Rappler” che si battono contro il presidente Rodrigo Duterte: lo accusano di aver lasciato campo libero agli squadroni della morte che in quattro anni hanno giustiziato decine di migliaia di persone, trasformando di fatto il paese in una dittatura. Scelta dalla rivista “Time” come persona dell’anno 2018, Ressa è l’ultima sopravvissuta in una guerra ingiusta: fatti, giornalismo di qualità e gentilezza sono le sue difese. Ma Duterte si serve dei social media per controllare il paese, scatenando contro di lei i troll di Facebook, che le danno la caccia online e nella vita reale per metterla a tacere. “We Hold The Line” segue il lavoro di Ressa e del suo staff accompagnandoli per più di un anno tra le minacce alla loro professione e alla loro incolumità personale. Attraverso le voci di vittime, oppositori ed esponenti delle milizie filogovernative il film mostra il vero volto della guerra alla droga del presidente Duterte. Marc Wiese, nato nel 1966, ha studiato giornalismo all'Università di Dortmund. Da oltre 20 anni realizza documentari per il cinema e la televisione, spesso in zone di conflitto e in circostanze difficili e pericolose.

 

L’ultimo appuntamento con la rassegna di Internazionale si svolge lunedì prossimo, 27 settembre alle 20.30 con “Hong Kong Moments”, un articolato ritratto della metropoli asiatica al tempo delle proteste contro la stretta governativa cinese.

G.G.

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