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Il protagonista

Verona torna sul palco dell'Ariston: sarà la quarta volta per Amadeus

Il conduttore è cresciuto al Saval prima di iniziare la sua avventura nelle radio a Milano. Il neo sottosegretario Mazzi lascia dopo dieci edizioni nel management della rassegna
Amadeus, per la quarta volta sul palco di Sanremo
Amadeus, per la quarta volta sul palco di Sanremo
Amadeus, per la quarta volta sul palco di Sanremo
Amadeus, per la quarta volta sul palco di Sanremo

Di nuovo a Sanremo, per la quarta volta sul palco dell'Ariston. Con Verona ancora protagonista nella rassegna musicale più importante d'Italia grazie al suo conduttore e direttore artistico, e ai suoi trascorsi scaligeri.

Nato nel 1962 a Ravenna ma arrivato a Verona ancora piccolo, con i genitori Antonella e Corrado Sebastiani, di origine palermitana. Nella città scaligera cresce a pane, musica e Festivalbar, iniziando prestissimo come dj nelle discoteche e in radio. Vive nel quartiere del Saval, mastica anche il mondo dei cavalli visto che i genitori e il fratello gestiscono il circolo ippico al Boschetto.Proprio a Radio Verona che inizia come dj e speaker, e poi a Radio Blu.

 

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Ed è proprio grazie al Festivalbar, in un servizio radio dall'Arena, durante la kermesse di patron Salvetti, che Amedeo entra in contatto con Claudio Cecchetto. Nel 1986 è parte della squadra di Radio Deejay, dove conosce Fiorello e Jovanotti. Da lì in avanti la sua carriera è in rapida ascesa e Amadeus firma tanti programmi di successo, fino alla chiamata sul palco dell'Ariston. Dove rimane per tre edizioni da record prima della riconferma anche per questa nuova edizione. Firmando un «triplete» come fece il suo idolo calcistico Josè Mourinho con la sua Inter nel 2010 con Champions League, campionato e Coppa Italia.

 

Gli anni al Festival diventano titoli di canzoni

Ed è stato lo stesso «Ama» per riassumere i tre anni a Sanremo usa i titoli delle canzoni vincitrici. «Il mio primo Festival ha fatto Rumore, il secondo ha fatto stare tutti Zitti e buoni, il terzo è da Brividi», le sue parole quando ancora la scelta sulla conduzione della quarta edizione della rassegna sanremese non era definitiva.

Da qualche anno l'Arena è diventata un punto di riferimento importante per i suoi spettacoli estivi, in quell'anfiteatro dove non era riuscito a condurre il Festivalbar. Un appuntamento quello di settembre con le serate dedicate alle canzoni degli anni '60, '70, '80 e dall'anno scorso anche '90 che potrebbe tornare la prossima estate, anche se manca ancora l'annuncio ufficiale da parte degli organizzatori, ma il successo di pubblico con tutti sold out in Arena e i grandi ascolti in tv fanno pensare che il ritorno sia quasi scontato.

«Proprio nell'estate del 2021», aveva raccontato l'amatissimo conduttore sul palco dell'Ariston, quando abbiamo fatto la prima edizione in Arena ho pensato di portare anche a Sanremo l'idea delle cover e visto com'è andata direi che il progetto è vincente».

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Gian Marco Mazzi grande assente

Non ci sarà invece Gianmarco Mazzi, il manager veronese che per ben 10 edizioni è stato protagonista a Sanremo. Una lunga avventura la sua che si è fermata quest'anno solo perchè Mazzi prima è stato eletto in Parlamento e poi nominato dalla premier Meloni come sottosegretario alla Cultura. Un incarico che non gli permette altre collaborazioni di questo tipo, ecco quindi l'addio - o almeno un arrivederci - alla kermesse dell'Ariston: il manager veronese aveva iniziato la sua avventura sanremese nel 2004 come delegato del direttore generale, poi nel 2005 era stato co-direttore artistico assieme a Paolo Bonolis - incarico poi ripetuto nel 2009 - quindi nel 2006 aveva affiancato invece dietro le quinte Giorgio Panariello.

Nel 2010, 2011 e nel 2012 (condotti il primo da Antonella Clerici e poi da Gianni Morandi) era stato invece direttore artistico, fino al ritorno nel 2020 di fianco ad Amadeus come suo diretto collaboratore, ruolo mantenuto fino alla passata edizione.

Luca Mazzara

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