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Al Filarmonico si torna dal vivo Sul palco la prima di «Zanetto»

Teatro Filarmonico Un momento delle prove di «Zanetto»
Teatro Filarmonico Un momento delle prove di «Zanetto»
Teatro Filarmonico Un momento delle prove di «Zanetto»
Teatro Filarmonico Un momento delle prove di «Zanetto»

Di nuovo con il pubblico dal vivo. Domenica il Teatro Filarmonico riapre le porte in presenza per la stagione lirica 2021, con un appuntamento dedicato alla Giovane Scuola italiana tra ‘800 e ‘900. Valerio Galli dirigerà infatti i complessi artistici di Fondazione Arena in raffinate pagine orchestrali e nell’opera Zanetto di Pietro Mascagni, alla sua prima esecuzione veronese. Sul palcoscenico, l’inizio è previsto per le 15.30, debuttano le primedonne Donata D’Annunzio Lombardi e Asude Karayavuz nella regia di Alessio Pizzech. Scene, costumi e luci sono firmate dagli areniani Michele Olcese, Silvia Bonetti e Paolo Mazzon. Dopo sei mesi in cui Fondazione Arena è stata vicina al suo pubblico attraverso concerti sinfonici e opere in streaming, canali social, trasmissioni e webtv, il Filarmonico è pronto ad accogliere nuovamente gli spettatori dal vivo e ad accendere le luci su un’altra produzione completamente nuova per la stagione lirica 2021: l’occasione è la prima esecuzione veronese dell’opera Zanetto di Pietro Mascagni (1863-1945), atto unico molto caro al suo autore, che la presentò in anteprima al Conservatorio di Pesaro, da lui stesso diretto, quindi al Teatro alla Scala. Dal suo esordio nel 1896, il titolo ha goduto di una discreta fortuna, vivente l’autore, quindi di occasionali ma significativi riallestimenti con la partecipazione di artiste di primo piano particolarmente affezionate al titolo come Rosanna Carteri, Giulietta Simionato, Renata Scotto, Denia Mazzola. Mascagni, già popolarissimo per il successo travolgente di Cavalleria rusticana e L’Amico Fritz, rimase colpito dalla pièce francese Le Passant (Il Viandante) del parnassiano François Coppée, divenuta cavallo di battaglia di Sarah Bernardt. Per metterlo in musica, affidò il libretto alla consolidata coppia Targioni-Tozzetti e Menasci che crearono un dialogo in versi per i due personaggi in scena, Silvia e Zanetto, rispettivamente soprano e mezzosoprano en travesti, con uno sguardo sospeso tra gli stilemi noti del melodramma e il decadentismo europeo. Zanetto è un giovane menestrello che, sullo sfondo di una Firenze rinascimentale, una sera si imbatte nella bellissima cortigiana Silvia: è proprio lei che vorrebbe incontrare ma Silvia, saputolo, decide di rimanere nell’anonimato e Zanetto dialoga con lei senza riconoscerla. Silvia è colpita dall’aspetto del giovane come lo era stata dal suo canto già udito fuori scena, così tanto da non volerne corrompere l’anima in alcun modo: nonostante le richieste di Zanetto, riesce a dissuaderlo dall’incontrare la cortigiana. Il ragazzo se ne va per sempre e in Silvia, rimasta sola, il dolore per l’innocenza perduta si mescola alle lacrime per il ritrovato senso dell’amore. Silvia è interpretata da Donata D’Annunzio Lombardi, acclamato soprano dall’ampio repertorio, specialista di riferimento per Puccini e la Giovane Scuola, che debutta nel ruolo al Filarmonico a fianco dello Zanetto del premiato mezzosoprano turco Asude Karayavuz, già più volte presente sulla scena veronese. Per questa nuova produzione, la messa in scena è curata dal regista Alessio Pizzech, che conosce bene la produzione mascagnana e il teatro di Otto e Novecento, sua fonte di ispirazione. Il nuovo allestimento si avvale dei professionisti areniani Michele Olcese per la scenografia, Silvia Bonetti per i costumi e Paolo Mazzon per il light design. Il coro della Fondazione Arena, preparato da Vito Lombardi, è impegnato in una danza a sei voci fuori scena, pagina delicata ed espediente teatrale inedito ed evocativo, e con l’orchestra è diretto dal maestro viareggino Valerio Galli. «Siamo davvero felici di accogliere nuovamente il pubblico dal vivo al Filarmonico – annuncia Cecilia Gasdia, Sovrintendente e direttore artistico di Fondazione Arena – non solo per la speranza di un graduale ritorno alla normalità ma anche perché si tratta di una condizione indispensabile per l’arte e lo spettacolo. Come gli spettatori hanno sentito la mancanza della musica dal vivo in questi lunghi mesi, così l’orchestra, il coro, i tecnici e gli artisti hanno sentito la mancanza del pubblico. Riapriamo le porte del Filarmonico in tutta sicurezza, rispettando i criteri di capienza e distanziamento interpersonale e credendo in un progetto artistico preciso». Tutti i possessori di un voucher relativo alla stagione lirica 2020 potranno riscattarlo presso la biglietteria centrale di Fondazione Arena ottenendo un biglietto per Antologia verista/Zanetto al prezzo di 9 euro. È possibile acquistare il biglietto alla biglietteria centrale di via Dietro Anfiteatro o domenica anche alla biglietteria di via dei Mutilati dalle 13.30. In occasione della festa della Mamma, Fondazione Arena lancia una speciale promozione: a fronte di un intero si può acquistare a 9 euro il secondo biglietto per la mamma. •.

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