<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Minori rubano 20 zaini a Gardaland
Un padre: «È solo una ragazzata»

Otto giovanissimi, tra cui cinque figli di noti imprenditori e professionisti milanesi, sono stati arrestati per furto dai carabinieri nel parco divertimento per aver rubato una ventina di zaini a loro coetanei. I militari, in borghese, si sono messi sulle loro tracce e dopo alcuni appostamenti e pedinamenti li hanno bloccati.
Il parco divertimenti "Gardaland"
Il parco divertimenti "Gardaland"
Il parco divertimenti "Gardaland"
Il parco divertimenti "Gardaland"

Verona. Otto minorenni, fra cui cinque figli di noti imprenditori e professionisti milanesi, sono stati arrestati per furto dai carabinieri a Gardaland per aver rubato una ventina di zaini a loro coetanei all’interno del grande parco divertimenti.
I cinque ragazzi di buona famiglia avevano chiesto ai loro genitori come regalo per la fine della scuola, una delle più prestigiose di Milano, di passare una giornata a Gardaland - hanno raccontato loro stessi ai carabinieri in caserma - ma dopo aver provato alcune attrazioni tra le più emozionanti, come il Blu tornado e lo Space vertigo, sono rimasti delusi e hanno pensato di provare qualcosa di più forte: rubare degli zaini, così come avevano fatto alcuni loro amici, reduci da un raid la settimana precedente.

I giovani "mariuoli", dopo aver scelto attentamente le loro vittime, aspettavano che salissero sui giochi lasciando incustoditi gli zaini ed entravano in azione.

I carabinieri, in borghese, si sono messi sulle loro tracce e dopo alcuni appostamenti e pedinamenti li hanno bloccati, recuperando tutti gli zaini da cui i ladruncoli non avevano preso né soldi, né cellulari: alcuni non li avevano neanche aperti. Volevano solo provare il brivido del furto, tanto che - hanno raccontato ai carabinieri - li avrebbero poi abbandonati fuori dal parco.

Gli zaini sono stati riconsegnati tutti ai legittimi proprietari, rintracciati attraverso i cellulari, compreso un ragazzino di 14 anni che, avvilito dalla perdita del suo primo telefonino ricevuto in regalo per la promozione, quando ha incrociato in caserma uno dei ladruncoli ha tentato di aggredirlo per sfogare la rabbia.

I giovani, tutti tra i 16 e i 17 anni, non si sono spaventati molto davanti ai carabinieri. «Cercavo uno schizzo di adrenalina» si è giustificato uno di loro con i militari. «Mio padre mi ha dato 400 euro per venire a Gardaland», ha spiegato un altro ragazzo. «Non ho bisogno dei soldi degli altri».

Nessun genitore è andato nella caserma dei carabinieri a sostegno dei figli ma secondo alcune fonti il padre di uno di loro ha detto al telefono che «non era il caso di fare un polverone per qualche zaino. È stata una ragazzata e come tale andava presa».
I giovani milanesi sono stati prima portati in un centro di accoglienza a Treviso quindi al tribunale dei minori di Venezia quindi lasciati andare dopo la convalida.

Per loro si prospetta ora il processo. Non è la prima volta giovani milanesi vengono bloccati dopo furti nel grande parco divertimenti.
Lo scorso anno all’inizio di giugno i carabinieri di Peschiera avevano preso con le mani negli zaini altrui 15 ragazzi, dieci dei quali minorenni, di famiglie definite anche quella volta della Milano-bene. Due di loro erano stati arrestati e patteggiarono una pena di sette mesi davanti al tribunale di Verona prima di tornare a casa.

Suggerimenti