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Incognita Tesoro, spunta l'idea spacchettamento

Franco Bernabè (Telecom Italia)
Franco Bernabè (Telecom Italia)
Franco Bernabè (Telecom Italia)
Franco Bernabè (Telecom Italia)

Matteo Renzi si mostra ottimista ma il principale tassello del suo governo, il ministero dell'Economia, resta ancora scoperto. Il nome dell'economista Lucrezia Reichlin gira molto ma non sarebbe l'opzione preferita dal premier incaricato che starebbe anche valutando la possibilità di alleggerire le deleghe, separando il Tesoro dalle Finanze.
Dopo alcuni «no» eccellenti, come quello di Prodi, il leader Pd starebbe riconsiderando l'idea di un politico alla guida del Tesoro. Per questo circolano ancora i nomi dell'ex rettore della Bocconi Guido Tabellini e del presidente dell'Inps, Pier Carlo Padoan. Ma non si esclude neanche, in caso di spacchettamento, il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini per le Finanze.
GEOGRAFIA DEI MINISTERI. Tra gli obiettivi di Renzi c'è anche quello di rivoluzionare la geografia dei ministeri. E così se sembra sempre più vicina la presenza di Luca Cordero di Montezemolo alla guida del ministero del Made in Italy, oggi è spuntato il nome di Renato Soru a capo del dicastero dell'Innovazione. Allo Sviluppo Economico è accreditato Franco Bernabè ma resiste l'ipotesi dell'ad di Ferrovie Mauro Moretti. Al Lavoro scendono le quotazioni di Guglielmo Epifani mentre resistono Pietro Ichino e Tito Boeri ma in corsa c'è anche la deputata di Sc e ricercatrice Irene Tinagli. Anche se il partito di Mario Monti avrebbe deciso come prima scelta di indicare il segretario Stefania Giannini per il ministero dell'Istruzione.
Alla Giustizia viene data per certa la presidente del tribunale dei Minori di Milano Livia Pomodoro mentre sembra in via di soluzione anche il braccio di ferro con Angelino Alfano per un altro dicastero chiave: il Viminale. Se il leader Ncd incassa la riconferma, insieme a Maurizio Lupi e Beatrice Lorenzin, Dario Franceschini è in corsa per il ministero dei Beni Culturali. Della minoranza Pd dovrebbe restare al suo posto Andrea Orlando e i bersaniani punterebbero su Maurizio Martina per l'Agricoltura. Emma Bonino dovrebbe restare alla Farnesina e punta a rimanere anche Mario Mauro dei Popolari. Sicuri i fedelissimi di Renzi Graziano Delrio come sottosegretario alla presidenza del Consiglio e Maria Elena Boschi ai Rapporti con il Parlamento.

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