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Il sacrificio del giovane patriota Luigi Lenotti

La croce che ricorda Lenotti
La croce che ricorda Lenotti
La croce che ricorda Lenotti
La croce che ricorda Lenotti

In un angolo del piazzale antistante il bastione delle Maddalene si nota una vecchia croce di pietra protetta da una rete. Ricorda la tragica vicenda di Luigi Lenotti che qui venne fucilato dagli Austriaci con l'accusa di essere un disertore. Il ragazzo, appena diciottenne, fu ingannato da un giovane soldato austriaco che, fingendo di voler disertare, lo spinse a compromettersi esponendo le sue idee politiche e promettendogli aiuto per lasciare la città.
Denunciato per incitamento alla diserzione, il ragazzo fu fucilato il 29 settembre 1860 sul bastione che allora si chiamava della Madonnina di Porta Vescovo. La croce, posta dalla madre del ragazzo, ricorda Lenotti, «giovane e patriota fucilato dalla ferocia austriaca».
Questa affettuosa testimonianza storica aveva rischiato di essere cancellata dal degrado che aveva invaso l'area. Venne recuperata negli anni Ottanta dal colonnello Pasquale Cappuccilli, all'epoca comandante della caserma Passalacqua, che fu anche il primo a mettere mano alla pulizia del bastione utilizzando anche i militari di leva. In quell'operazione saltò fuori da un muro di erbacce e rifiuti la vecchia croce alla memoria di Lenotti, reperto che il comandante Cappuccilli volle fosse recuperato e sistemato nel luogo dove oltre un secolo prima l'aveva posta la mamma dello sfortunato patriota veronese. Nel futuro piano di recupero e sistemazione dell'area si auspica possa trovare una sistemazione ancora più onorevole.E.CARD.

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