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Il procuratore Mario Schinaia
aggredito ad Avesa da due giovani

Il magistrato è stato colpito alla schiena in Strada del Casalino dove aveva parcheggiato la sua auto. Aveva trascorso la serata con la moglie e un gruppo di amici alla festa della comunità. La Digos indaga
L'aggressione è avvenuta a Avesa in Strada del Casalino dove il procuratore Mario Giulio Schinaia aveva lasciato l'auto parcheggiata FOTO GIORGIO MARCHIORI
L'aggressione è avvenuta a Avesa in Strada del Casalino dove il procuratore Mario Giulio Schinaia aveva lasciato l'auto parcheggiata FOTO GIORGIO MARCHIORI
L'aggressione è avvenuta a Avesa in Strada del Casalino dove il procuratore Mario Giulio Schinaia aveva lasciato l'auto parcheggiata FOTO GIORGIO MARCHIORI
L'aggressione è avvenuta a Avesa in Strada del Casalino dove il procuratore Mario Giulio Schinaia aveva lasciato l'auto parcheggiata FOTO GIORGIO MARCHIORI

Verona. Colpito alla schiena mentre percorreva l'unico tratto non illuminato che porta al parcheggio in Strada del Casalino, ad Avesa. Una bottigliata sulla spalla destra preceduta solo da una frase «Schinaia di m...». È stato aggredito così l'altra notte il procuratore della Repubblica di Verona Mario Giulio Schinaia. Era senza protezione, senza scorta perchè nonostante sia una delle massime cariche dello Stato in questa città non ha voluto rinunciare al «privilegio» di condurre una vita normale. E la vita normale del dottor Schinaia lunedì sera era semplicemente partecipare con la moglie e alcuni amici alla festa della Comunità di Avesa, due settimane di musica e gastronomia organizzate attorno alla parrocchia. La vita normale del procuratore della Repubblica è stata interrotta da quella che qualcuno, abituato ad usare termini forti, definirebbe senza dubbio una vigliaccata.
Già, perchè colpire alle spalle un signore di mezza età, come scherzosamente si definisce lui stesso cercando di celare la profonda amarezza per un fatto gravissimo, è un gesto inqualificabile, colpire alle spalle, nel buio il capo della procura scaligera assume anche un significato diverso. Che nell'immediato porterà ad una massiccia reazione da parte delle forze dell'ordine. Dall'altra notte infatti sia la squadra Mobile che la Digos stanno effettuando accertamenti a 360 gradi per individuare chi, poco prima della mezzanotte, dopo averlo insultato lo ha ferito.
[FIRMA]I FATTI. La vigilia della festa della Repubblica, la decisione di uscire con amici e di andare ad una festa di piazza. Lo faceva anche prima di diventare procuratore della Repubblica, per non perdere quel senso di normalità, nonostante il ruolo e nonostante negli ultimi tempi almeno due inchieste della magistratura fossero diventate oggetto di critiche pesanti: quella sulla morte di Nicola Tommasoli e quella dell'aggressione in piazza Viviani. Schinaia era il titolare di quest'ultima. Resta il dato oggettivo, sconfortante: il procuratore con la moglie e alcuni amici ha trascorso la serata alla festa, hanno cenato, ballato e pare che un gruppo di adolescenti, tra cui anche ragazzine, lo abbiano riconosciuto e chiamato per nome. Non per salutarlo, nessuno di loro si è avvicinato stringergli la mano.
Non ci ha fatto caso, non ha dato peso a quelle che potevano essere espressioni di disappunto o di critica che fino a quando restano verbali rimangono in un alveo corretto. Poco prima di mezzanotte ha deciso di andare a prendere la macchina, ha lasciato da solo la piazza della festa e si è incamminato verso il ponticello, ha imboccato Strada del Casalino, nei pressi del campo sportivo e ha percepito che qualcuno lo stava seguendo. Ha sentito le voci, ha sentito offese e parolacce poi quella frase, inequivocabilmente rivolta a lui. Non è stata una casualità, non è stato il gesto di un ubriaco. Quell'offesa proprio a lui è stata seguita dal colpo, violento, di una bottiglia di birra vuota sulla spalla destra: vetri ovunque ed è stato spinto a terra. Poi i suoi aggressori, due a quanto pare, sono scappati lasciandolo a terra, dolorante.
SOCCORSI E INDAGINI. È stato soccorso, sul posto sono arrivate sia la squadra Mobile che la Digos e le indagini sono partite immediatamente per cercare di individuare i gruppetti e gli autori dell'aggressione mentre Mario Giulio Schinaia è stato accompagnato in ospedale per controlli. Una brutta lussazione accompagnata da una lesione che non è escluso possa aver interessato anche la cuffia della spalla. Sta di fatto che dopo essere stato medicato e dopo avergli «bloccato» l'articolazione i medici lo hanno dimesso ed è tornato a casa. Dove si sono susseguite le chiamate di colleghi e di autorità.
Dall'altra notte il dirigente della Digos, Luciano Iaccarino, sta conducendo indagini serrate e stando a quanto lo stesso procuratore ha ipotizzato non vi sono dubbi che l'aggressione sia legata alle due recenti inchieste. Quelle a carico di giovani veronesi accusati di aver alzato le mani nel corso di discussioni verbali. Un comportamento che la procura ha perseguito duramente perchè incarna una logica pericolosa. La stessa che ha spinto un giovane, l'altra notte a colpire con una bottiglia vuota il procuratore della Repubblica. Un uomo di Stato.

Fabiana Marcolini

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