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Veneto quarto al mondo
per export vitivinicolo

Una vendemmia in Valpolicella
Una vendemmia in Valpolicella
Una vendemmia in Valpolicella
Una vendemmia in Valpolicella

Il Veneto è la prima regione vitivinicola italiana e il quarto esportatore mondiale di vino per valore e sesto per volumi. Verona conferma la vocazione vinicola con una raccolta di 4,633 milioni di quintali di uva, preceduta da Treviso primo con 5,394 milioni di quintali prodotti.

Con 13,04 milioni di quintali di d’uva vendemmiata il Veneto si conferma, prima regione italiana per produzione di uva da vino, segnando +4% rispetto al 2015. Di questi, 8,064 milioni di quintali, i due terzi, sono trasformati in vino doc e docg, mentre 3,869 milioni di quintali in Igt, collocando la regione al quarto posto nella classifica mondiale dei maggiori esportatori di vino in termini di valore e al sesto per quantità. Davanti solo i colossi vitivinicoli mondiali: Francia, Italia epurata del dato veneto e Spagna.

Il quadro con i dati ufficiali della vendemmia 2016 e l’analisi dei mercati internazionali del vino è stato presentato ieri mattina a Lonigo (Vicenza) alla Cantina dei Colli Berici Collis Group, in occasione del consueto appuntamento del Trittico Vitivinicolo voluto da Regione, Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) e Veneto Agricoltura-Europe Direct, azienda regionale e uno dei 450 centri europei, 49 in Italia,della Rete informativa Ue.

Nel dettaglio, i numeri regionali delineano l’immagine di un comparto, in piena salute e in costante crescita.

Per quanto riguarda la produzione, la vendemmia 2016 ha superato i 13 milioni di quintali, dei quali oltre 5,394 milioni prodotti in provincia di Treviso e 4,633 in provincia di Verona. A seguire Vicenza con 1,237, Venezia con oltre 936mila, Padova con circa 811mila, Rovigo con 15mila e, in coda, Belluno con 11.600. Dall’ultima vendemmia sono stati ottenuti 10.208.920,51 milioni di ettolitri di vino di cui, come si è detto, il 90% è costituito da vino a Denominazione, con il Prosecco imperatore assoluto del Veneto, seguito da Conegliamo-Valdobbiadene Prosecco, Valpolicella, Soave, Bardolino, Venezia, Bianco di Custoza, Asolo-Prosecco, Colli Berici.

«Quello raggiunto dal Veneto vitivinicolo», ha sottolineato Giuseppe Pan, assessore regionale all’Agricoltura, «è un risultato straordinario che premia i nostri viticoltori e l’intera filiera. Quindi, bene la produzione, bene il sistema che è stato creato e che è diventato modello non solo per altre regioni ma anche per altri paesi. La strada intrapresa è quella giusta. Continuiamo a spingere. La Regione sarà sempre vicina ai produttori».

Da evidenziare inoltre che in Veneto, attraverso l’acquisizione dei diritti d’impianto da altre regioni, è aumentata la superficie coltivata a vite, che ora, complessivamente, supera 87mila ettari, con Treviso, che ne occupa 36.583 e Verona 28.502.

«I dati presentati sottolineano la forza trainante del Prosecco Doc e Docg, che ha indotto l’aumento delle superfici coltivate a uva Glera del 20%, mentre i prezzi continuano a crescere. Segnali positivi», commenta Pietro Zambon, presidente Collis Veneto Wine Group, «a cui però invito a prestare attenzione, perché è necessario non esagerare e mantenere il giusto rapporto qualità-prezzo. Una buona promozione e il valore corretto possono al contrario aiutare un prodotto in continua crescita a mantenere la posizione».

Elisa Costanzo

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