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Unipol benedice le nozze tra Bper e Banco Bpm

Giuseppe CastagnaCarlo Cimbri
Giuseppe CastagnaCarlo Cimbri
Giuseppe CastagnaCarlo Cimbri
Giuseppe CastagnaCarlo Cimbri

MILANO Unipol benedice l’ipotesi di unione tra Bper, di cui è prima azionista, e Banco Bpm. È l’amministratore delegato della compagnia assicurativa emiliana, Carlo Cimbri, ad aprire ad una eventuale operazione in questa direzione ritenendo «affascinante» le nozze tra le due banche. In casa Banco Bpm, l’amministratore delegato, Giuseppe Castagna, accoglie con «piacere» le parole del manager su una «possibile operazione di consolidamento». Una unione che porterebbe alla nascita del terzo gruppo bancario italiano con 300 miliardi di attivi, prevalentemente nel Nord Italia . La posizione di Carlo Cimbri, espressa in una intervista al Sole 24 ore, mette un ulteriore tassello al nuovo risiko bancario in Italia. Certo l’idea di creazione del terzo gruppo bancario italiano attraverso l’aggregazione «tra Banco Bpm e Bper è affascinante», afferma il ceo di Unipol. Se Banco Bpm dimostrasse «prioritario interesse verso questa ipotesi - sostiene il manager - penso che Bper non potrebbe che approfondirla con grande attenzione. Un progetto che creasse valore e fosse coerente con gli interessi degli azionisti raccoglierebbe il consenso degli stessi e del mercato». E gli investitori hanno subito premiato i titoli interessati all’eventuale fusione. .LA BORSA BRINDA. A Piazza Affari, infatti, Bper ha guadagnato il 4,1% a 1,48 euro, Banco Bpm il 3,6% a quota 1,93 e Unipol il 3,7% a quattro euro. Da tempo ormai si rincorrono i rumor sul ruolo di Banco Bpm come la principale candidata al ruolo da protagonista nell’imminente giro di valzer tra le banche. Ed è stato lo stesso amministratore delegato della banca, Giuseppe Castagna, a ribadire che la «banca è interessata a esplorare operazioni di aggregazione con una forte valenza industriale volta a creare valore per gli azionisti». IL RISIKO BANCARIO. Con l’ipotesi di sinergia tra Banco Bpm e Credit Agricole finita ormai nelle secche, un eventuale accordo con Bper non sarebbe certo dietro l’angolo considerato che la banca emiliana sta integrando circa 500 filiali acquistate da Intesa Sanpaolo dopo l’operazione di quest’ultima con Ubi banca. Una eventuale aggregazione tra Banco Bpm e Bper, secondo gli analisti finanziari di Equita, avrebbe senso sul fronte industriale vista la «complementarietà delle reti distributive delle due banche e dei modelli di business». UNIPOL PRIMO AZIONISTA. La nuova entità potrebbe assorbire oneri di ristrutturazione per circa 1,7 miliardi, generare sinergie per 297 milioni a regime. Unipol, inoltre, resterebbe il primo azionista con una quota dell`8% (la Fondazione Banco di Sardegna figurerebbe come secondo azionista al 4%). Sul fronte delle sinergie industriali, spiegano gli analisti Fidentiis, nell’asset management, Anima e Arca potrebbero integrare la loro attività, mentre in ritiro dell’accordo di «Bancassicurazione con Cattolica da parte del Banco Bpm potrebbe portare a un nuovo accordo con Unipol». Sul fronte dei matrimoni bancari un nodo ancora da sciogliere è quello del Monte dei Paschi di Siena. Su Mps circolano da mesi i rumor di un matrimonio con Unicredit ma la banca milanese ha sempre smentito. Il 26 novembre, intanto, è previsto un nuovo cda di Mps che sarà chiamato a fare il punto sui progressi del management nella messa a punto del piano di ricapitalizzazione di Rocca Salimbeni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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