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OK A RIFORMA ITS

«Una formula vincente per creare occupazione»

Giorgio Adami ha seguito Last fin dall’origine. Tra i soci c’è anche Confindustria
L’imprenditore Giorgio Adami commenta l’importanza della riforma degli Its
L’imprenditore Giorgio Adami commenta l’importanza della riforma degli Its
L’imprenditore Giorgio Adami commenta l’importanza della riforma degli Its
L’imprenditore Giorgio Adami commenta l’importanza della riforma degli Its

Its Last Academy di Verona, con sede al Quadrante Europa, è stata tra le prime Fondazioni attive in regione nel proporre percorsi biennali post diploma. Nel 2011 ha varato l’indirizzo formativo in «logistica e trasporti». Confindustria Verona è tra i soci della prima ora della Fondazione, presieduta da Silvano Stellini e diretta da Laura Speri, che negli anni è cresciuta e ora mette a disposizione otto corsi in tre province, anche quest’anno piazzati ai primissimi posti della graduatoria redatta dall’Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, del ministero dell’Istruzione. A commentare il nuovo testo di riforma degli Its,

 

Giorgio Adami, imprenditore nel comparto dei trasporti, tra i più attivi protagonisti della nascita e dello sviluppo di Last, oltre che presidente dellaRis, Rete innovativa regionale, Rivelo per la logistica.

 

Cosa pensa della nuova riforma degli Its?

Si tratta di un’ottima notizia perché la norma regolamenta un percorso di studio che ha prodotto in questi anni migliaia di occupati, trovando una sua identità ben precisa. L’Its Academy, ovvero l’Istituto tecnologico superiore, così come viene rinominato dalla legge, rappresenta una formula vincente, perché fondato sulla sinergia tra Università, scuola e aziende. Collaborazione che ha permesso di formare le figure richieste dal mercato del lavoro.

 

Infatti, per chi si diploma, la possibilità di trovare un’occupazione coerente con il percorso intrapreso, è elevatissima (86% del totale).

I corsi forniscono le competenze necessarie, in un momento storico in cui le richieste da parte del mondo produttivo mutano velocemente: questa flessibilità rappresenta il grande valore aggiunto degli istituti e spiega l’elevato indice di occupabilità raggiunto.

 

La nuova legge prevede di incrementare molto nei prossimi anni il numero degli iscritti...

Si punta al raddoppio, obiettivo non semplice da raggiungere in un momento storico in cui manca forza lavoro e molti ragazzi dopo le superiori hanno la possibilità di trovare subito impiego. Inoltre siamo già alle prese con gli effetti del calo demografico. A questo punto molto dipenderà dalla capacità di ogni Its di creare un forte appeal per i neodiplomati dei territori presidiati.

 

L’orientamento è un capitolo importante della riforma. Dobbiamo portare la consapevolezza di questa offerta alla platea che ancora non la conosce. Lei ha seguito Last fin dalla nascita…

Una soddisfazione aver contribuito all’Its locale che prepara i ragazzi nella logistica e della mobilità sostenibile. Via via sono nati i percorsi paralleli, su automotive, digital e internazionalizzazione richiesti dalle aziende. Last è da sempre ai vertici nazionali nelle valutazioni e in qualche modo ha anticipato alcune delle norme introdotte con la nuova legge.

 

Ci spieghi meglio…

Faccio riferimento a dei parametri importanti previsti dalla norma che fissa al 60% la quota dei docenti provenienti dal mondo del lavoro e al 35% l’ammontare delle ore dedicate al tirocinio, parametri che a Verona sono già rispettati e a volte superati. Trovo positivo che, secondo la riforma un rappresentante del mondo delle imprese occupi posizioni di vertice nella Fondazione. Ciò stimolerà l’avvicinamento della galassia produttiva al mondo della scuola. Altro nodo essenziale consiste nell’aver introdotto un finanziamento stabile con programmazione triennale per le Academy: in questo modo gli Its potranno programmare i corsi con una prospettiva a medio termine.

 

Ci sono aspetti su cui vigilare?

Siamo sulla strada giusta, ma si dovranno evitare sovrapposizioni nelle proposte e occorrerà veicolare le risorse alle realtà più virtuose in base al merito. Ora attendiamo i decreti attuativi, che sono fondamentali per la buona riuscita del progetto.•. Va. Za.

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