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erano attese delle modifiche

Superbonus: niente proroga per le villette, verso il ritiro dell'emendamento

Per le unifamiliari in cui al 30 settembre 2022 sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori, tra le modifiche al Milleproroghe era stato richiesto il termine non più fino al 31 marzo, ma fino al 30 giugno
Superbonus, verso il ritiro dell'emendamento
Superbonus, verso il ritiro dell'emendamento
Superbonus, verso il ritiro dell'emendamento
Superbonus, verso il ritiro dell'emendamento

Potrebbe essere ritirato l'emendamento di Fratelli d'Italia al decreto Milleproroghe a prima firma Francesca Tubetti (FdI) che prevede l'estensione dal 31 marzo al 30 giugno del Superbonus al 110% per le «villette». Lo riferiscono fonti parlamentari, a margine dei lavori delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.

Il governo avrebbe considerato il tema non tra quelli da valutare nell'ambito del decreto e quindi non avrebbe dato parere favorevole. 

 

31gennaio 2023

Altra modifica in vista per il Superbonus 110%. Potrebbe essere in arrivo con il decreto legge Milleproroghe, che dovrebbe approdare al Senato dopo il 14 febbraio.

Per le unifamiliari in cui al 30 settembre 2022 sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori, il maxi incentivo potrebbe valere non più fino al 31 marzo, ma fino al 30 giugno. A chiedere la dilazione, un emendamento di Fratelli d’Italia.

Il Veneto trarrebbe beneficio dalla novità, vista la mole di cantieri aperti soprattutto sulle unifamiliari.

Il nodo della cessione del credito

Intanto però la questione più urgente da risolvere riguarda la cessione del credito. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, ha scritto al ministro dell'Economia e finanze, Giancarlo Giorgetti e ai parlamentari veneti, chiedendo lo sblocco dei crediti giacenti nei cassetti fiscali delle imprese, il cui valore continua ad aumentare.

«Condividiamo l’iniziativa di Marcato, anche se ormai le conseguenze del blocco ricadono sempre più spesso sul committente. Da presidente di Ance Verona ricevo continue richieste di intervento da parte di proprietari che hanno in corso lavori sulla casa e non riescono a concluderli perché l’impresa non applica più lo sconto in fattura, certa di non poter riscuotere il credito», dice il presidente dei costruttori di Verona, Carlo Trestini.

«Molti contratti sono stati siglati con la clausola vincolante che la cessione fosse possibile e quindi ora decadono».

Cantieri fermi

C’è chi per ristrutturare la casa di proprietà è andato in affitto o convive con il cantiere che non va più avanti. Anche gli artigiani apprezzano l’iniziativa di Marcato, «che va a vantaggio delle imprese edili sane, che si ritrovano in difficoltà per aver concesso sconti in fattura, anticipando somme, per pagare materiali, lavori e dipendenti, ora ostaggio dei cassetti fiscali, pieni. Queste aziende non possono più accettare lavori», afferma Roberto Iraci Sareri, a capo di Confartigianato Verona. «Stiamo avviando un’iniziativa di sensibilizzazione degli istituti bancari», conclude il direttore Valeria Bosco, «per aprire canali di collaborazione sul tema e valutare come uscire dall’emergenza». 

Valeria Zanetti

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