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Start up, fra i cinque vincitori anche un progetto veronese

UNIVERSITÀ. Il premio «Start Cup Veneto» con gli atenei di Verona, Padova e Ca' Foscari
È la tastiera musicale «Usai» che aiuta gli inesperti a suonare
I veronesi vincitori della «Start Cup Veneto» con la tastiera Usai
I veronesi vincitori della «Start Cup Veneto» con la tastiera Usai
I veronesi vincitori della «Start Cup Veneto» con la tastiera Usai
I veronesi vincitori della «Start Cup Veneto» con la tastiera Usai

Tutto nasce da un'idea d'impresa, ad alto contenuto innovativo. Viene poi creato un business plan, che ha il compito di stabilire un contatto tra quel progetto e il mondo industriale e finanziario. A questo punto la start up muove i primi passi sul mercato. È il percorso che stanno seguendo le 14 idee imprenditoriali, tre delle quali veronesi, finaliste del premio regionale «Start Cup Veneto», la competizione tra progetti d'impresa innovativi realizzati dalle Università di Verona, Padova e Venezia Ca' Foscari. Le start up, ciascuna con un business plan realizzato con l'aiuto di un «consulente angelo», sono state presentate giovedì sera a Verona, nell'aula magna di Cà Vignal, dove una giuria tecnico-scientifica con personalità di rilievo provenienti dal mondo dell'impresa, della finanza e della ricerca ha selezionato le cinque idee migliori. I vincitori, oltre ad essersi aggiudicati un assegno, accederanno al «Premio nazionale per l'innovazione» , in programma a Genova il 31 ottobre. Tra le cinque start up selezionate c'è anche una veronese, arrivata al quarto posto: la tastiera Usai. «Si tratta», ha spiegato Fortuna Mambulu Ekutsu studente del master in Economia all'Università di Verona e membro del team, «di un nuova tastiera musicale brevettata che rende immediato l'apprendimento e l'esecuzione degli accordi anche ai neofiti, richiedendo una sola posizione della mano. Risulta declinabile a tutti gli strumenti con tastiera». In gruppo con lui anche Luigi Usai, polistrumentista e inventore della tastiera, e Raffaele Macrì, esperto di commercio internazionale. Ad aggiudicarsi il primo posto e l'assegno da 5mila euro è stato Exim, un dispositivo meccatronico attivo progettato per la riabilitazione motoria di disabili, ideato da un gruppo dell'Università di Padova. Medaglia d'argento per Tooteko. Caricar, il distributore wireless di ricariche per auto elettriche, si è collocato al terzo posto, mentre al quinto posto è arrivata la start up Surus Biotech, kit diagnostico e prognostico per il monitoraggio di marker tumorali, ideato da un gruppo dell'ateneo padovano. In gara anche altri due progetti veronesi, non arrivati tra i primi cinque: Quicibo, una piattaforma web per far conoscere ai consumatori le aziende agricole del territorio permettendo di fare acquisti online, e Plumake che consente alle stampanti 3D di realizzare prototipi a costi ridotti. In occasione della finale regionale del premio è stato presentato il portale Ibridge (ibridge.it), nato dalla collaborazione tra Università di Verona e Confindustria.F.L.

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