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Commercio

Scattato il Pos obbligatorio: vietato non accettare pagamenti con la carta

Dal taglio di capelli in salone alla tazzina di caffè al bar. Ma anche la parcella dell’avvocato e il tubo aggiustato dall’idraulico. Tutto ciò che deve essere pagato da un cliente ad un commerciante, artigiano e professionista, potrà passare attraverso il circuito elettronico. In una parola, Pos. Da oggi scatta il giro di vite all’obbligo di accettare pagamenti con carta. Entrano in vigore le sanzioni per quegli esercizi commerciali, imprese e professionisti (notai, ingegneri, geometri, medici, consulenti del lavoro) che non consentiranno agli utenti di saldare con bancomat e simili. La multa prevista dal Decreto legge 36 del 30 aprile 2022 del Consiglio dei ministri parte da una base di 30 euro aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale viene rifiutato il pagamento digitale. Di fatto, ricorda il Codacons, già dal 2014 era stato introdotto in Italia l'obbligo di transazioni elettroniche. Al contempo però, non era mai stato inserito alcuna sanzione per gli esercenti irrispettosi, che hanno potuto, talvolta, continuare a rifiutare i pagamenti mediante carta. Specie per gli acquisti minori – come nel caso della consumazione al bar – accade sovente infatti che il bancomat venga respinto al mittente. Non mancano nemmeno i casi i commercianti addirittura sprovvisti del dispositivo Pos.
Eppure, secondo Confcommercio, il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è cresciuto del 120 per cento solo nell'ultimo quinquennio. 

Giulia Armeni

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