«Vogliamo conquistare i romani con il nostro risotto». Dopo il progetto pilota partito nel 2002 con la risotteria di Isola della Scala, e forti del successo ottenuto a Manhattan con un secondo ristorante inaugurato nel 2013, ora i Melotti sono pronti per lo sbarco a Roma: in pieno centro storico, a due passi da piazza Navona e Castel Sant’Angelo, in una traversa di via dei Coronari. «Da tempo avevamo in testa un progetto nella Capitale», spiega Gianmaria Melotti, «certi che l’esperienza newyorkese potesse essere replicata in una città che, come target, avrebbe apprezzato la nostra cucina. Abbiamo individuato questo locale, da poco ristrutturato. È di piccole dimensioni, accogliente e familiare. Il titolare stava chiudendo per questioni anagrafiche: l’ho conosciuto, ci siamo piaciuti e lui ha apprezzato subito il nostro progetto». Tra le migliaia di ristoranti e osterie che, in quella zona della Capitale, offrono cucina tipica romana, la risotteria Melotti proverà a distinguersi.
L’inaugurazione è prevista per la prima settimana di febbraio. «Proporremo il riso della nostra azienda», spiega Melotti, «declinato nelle diverse ricette – alcune tradizionali, altre innovative, tutte gluten free - presenti nei menù di Isola della Scala e di Manhattan. Non vogliamo rivolgerci solo ai turisti. Il nostro obiettivo saranno i romani, quelli che vivono e che si muovono nella città». A poche centinaia di metri dalla nuova risotteria c’è anche la sede nazionale di Coldiretti, punto di riferimento per la missione imprenditoriale dell’azienda veronese. «Roma è una città importante, paragonabile a New York», sottolineano Luca e Francesca, fratelli di Gianmaria, «e andava quindi valutata nel nostro piano di internazionalizzazione». Perché in testa, questa azienda, ha un grande disegno, «il progetto delle risotterie Melotti nel mondo». Ed è una scommessa che fa l’intera famiglia, che ha messo in campo un investimento superiore ai 300mila euro, dando lavoro a sei giovani, due dei quali veronesi. E la storia dei Melotti, come negli altri due locali, sarà raccontata attraverso immagini storiche appese alle pareti, quelle dell’azienda di Isola della Scala, della semina e della raccolta del riso, fotografie di nonni e figli. Una famiglia che si trasforma in brand: e in questo nuovo progetto tutti sono coinvolti. F.L.