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Agroalimentare

Veronesi, un premio di 2.250 euro per 7.200 dipendenti

La sede del Gruppo Veronesi
La sede del Gruppo Veronesi
La sede del Gruppo Veronesi
La sede del Gruppo Veronesi

Buste paga più pesanti questo mese per i dipendenti di Gruppo Veronesi, grazie al premio di risultato conseguito nel 2023: oltre allo stipendio di febbraio è stata accreditata, infatti, in media la cifra aggiuntiva di 2.250 euro. Il premio varia comunque da stabilimento a stabilimento, a seconda della tipologia di contratto dei lavoratori, e si basa sul raggiungimento degli obiettivi definiti e concordati con le parti sindacali in fase di contrattazione dell’integrativo di secondo livello.

L’impresa di Quinto di Valpantena, prima in Italia con filiera completa e integrata che parte dalla produzione dei mangimi fino alla trasformazione e distribuzione delle carni e dei salumi, calcola che la voce sia stata maturata da oltre 7.200 addetti sul totale di 8.400 (5.500 dei quali impiegati in Veneto e il 60% a Verona), per un valore complessivo di 13 milioni di euro.

Il 20% dei destinatari ha scelto di spendere, in tutto o in parte, il valore detassato del premio in welfare tramite la piattaforma aziendale online dedicata, «Veroneasy Life», acquistando beni o servizi che spaziano dall’assistenza sanitaria, con la copertura di spese mediche e socio-assistenziali, all’educazione scolastica, fino ad arrivare ad attività sportive e per il tempo libero, a buoni spesa e benzina. A chi convertirà almeno il 50% della cifra, l’azienda riconoscerà un valore aggiuntivo netto del 10%, spendibile solo in welfare.

Elemento attrattivo

L’anno scorso, la possibilità di usufruire dell’innalzamento della soglia di deducibilità dei fringe benefit ha permesso ai dipendenti di spendere quasi un milione di euro tra voucher e rimborso utenze domestiche; gli altri servizi più utilizzati sono stati il rimborso delle spese scolastiche per i figli e la previdenza integrativa.

«L’investimento in welfare», commenta Diego Piccolo, direttore risorse umane del Gruppo Veronesi, «rappresenta non solo un supporto reddituale, ma anche un valore aggiunto di servizi e soluzioni in grado di aiutare nella sfera familiare e privata, ad esempio rispondendo alle necessità dei genitori o caregiver. Allo stesso tempo siamo consapevoli di quanto temi come benessere, conciliazione ed equilibrio tra lavoro e vita privata rappresentino elementi sempre più imprescindibili per poter attrarre e trattenere talenti».

La piattaforma «Veroneasy life» fa parte di un ecosistema di iniziative che sono state varate per promuovere il corretto bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Tra i progetti attivi nel Gruppo in questo ambito, c’è lo smart working che prevede la possibilità di lavorare fino a due giorni a settimana da remoto, e l’attivazione di formule di flessibilità dell’orario di lavoro. Per valorizzare meglio le risorse l’impresa promuove percorsi di formazione continua per la crescita del capitale umano.

Valeria Zanetti

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