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Pomodori da industria La raccolta è anticipata

Agroalimentare Il lavaggio dei pomodori prima della lavorazione industriale
Agroalimentare Il lavaggio dei pomodori prima della lavorazione industriale
Agroalimentare Il lavaggio dei pomodori prima della lavorazione industriale
Agroalimentare Il lavaggio dei pomodori prima della lavorazione industriale

Raccolta anticipata di qualche giorno rispetto all’anno scorso per i pomodori da industria, impiegati per produrre sughi, passate e polpe, a causa dell’allarme per la siccità e la disponibilità irrigua. A lanciarlo è OI Pomodoro Nord Italia, che vede Verona all’ottavo posto con 1.112 ettari coltivati e al quarto per il pomodoro biologico con 143 ettari sui 37.024 complessivi dell’organizzazione interprofessionale interregionale. «Il fabbisogno di acqua toccherà l’apice nei prossimi giorni, fino alla fine di agosto», prevede il presidente Tiberio Rabboni. «I grandi invasi e le dighe territoriali hanno da tempo dichiarato una condizione di crisi. Chi può utilizzerà i pozzi». E aggiunge: «Bisogna fare il possibile perché sia l’ultimo anno di impotenza di fronte alla siccità. Intanto il Pnrr e il Piano Irriguo nazionale, in collaborazione con i Consorzi di Bonifica, hanno destinato importanti risorse all’aumento della disponibilità irrigua sui territori. Non è tutto quello che serve, ma è già qualcosa». Nel frattempo, fervono le consegne agli stabilimenti di trasformazione delle produzioni di «pomodorino» e dei primi quantitativi di varietà di «tondo» precoce per evitare scottature nell’ambito di un cambiamento climatico che, secondo alcuni studi internazionali, potrebbero portare a un calo della produzione mondiale del 6% entro il 2050. Nell’ambito di OI Pomodoro Nord Italia la provincia più preoccupata è Piacenza, in testa per superfici coltivate con 9.890 ettari, seguono Ferrara, con 6.609 ettari e Parma con 4.000. Guardando al biologico, è invece Ferrara la provincia con più ettari (2.484), quindi Ravenna con 636 e Parma con 246. Il Veneto è in quarta posizione tra le regioni con il 5% rispetto alla prima in classifica, l’Emilia-Romagna, che conta il 68%. Tutte superfici che, per OI Pomodoro Nord Italia, sono calate del 4% rispetto al 2021 ma sono superiori alla media coltivata dell’ultimo quinquennio, con una quota dell’11% in biologico. L’Italia è il secondo produttore al mondo di pomodori per la trasformazione industriale e conta 70mila ettari coltivati oltre 6 milioni di prodotto. OI Pomodoro da Industria del Nord Italia rappresenta circa il 50% di pomodoro per industria prodotto in Italia. Una realtà riconosciuta dal Mipaaf nel 2017 che interessa Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e la provincia autonoma di Bolzano, coinvolgendo circa duemila produttori agricoli (raggruppati in 13 organizzazioni) e 25 stabilimenti di trasformazione (per 20 diverse imprese) per la lavorazione di 2,5 milioni di tonnellate di pomodoro grazie a cui è possibile produrre concentrati, polpe e passate.•.

Monica Sommacampagna

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