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«Ora lavoriamo di notte e nei fine settimana»

Roberto De Miranda
Roberto De Miranda
Roberto De Miranda
Roberto De Miranda

Stop alla produzione giornaliera, si lavora la notte e nei weekend: è la drastica ma inevitabile strategia adottata nello stabilimento bresciano del Gruppo Ori Martin, specializzato nella produzione di acciai di qualità destinati al settore automotive, meccanica e costruzioni, e presente in diverse province. Sospesa invece l’attività nella sede di Ospitaletto: la ripresa è prevista il prossimo 24 gennaio, nel frattempo i dipendenti sono in cassa integrazione. «Una scelta necessaria: sono i nostri due impianti maggiormente energivori e in cui avviene il 70% della produzione, nelle altre realtà del gruppo, invece, riusciamo ancora a contenere la situazione perché l’energia non ha un forte impatto sul conto economico - spiega Roberto De Miranda, consigliere e membro del comitato esecutivo del gruppo siderurgico -. Un’impennata dei costi, salita alla ribalta solo nelle ultime ore, ma con la quale ci scontriamo già da novembre». Bollette più che quadruplicate rispetto all'inizio dello scorso anno, con picchi fino a sei volte superiori. Nelle fasce notturne e nel fine settimana si risparmia, seppur in maniera molto limitata. «Il caro-energia è costante e a lungo andare non sarà più sostenibile - sottolinea -. Impossibile ribaltare sui clienti questi aumenti, non possiamo correre il rischio di perdere commesse e competitività e di clienti. La situazione è critica, nel Bresciano ci sono aziende solide ma fino a quando potremo resistere? La politica deve intervenire come avviene in alcuni Paesi europei» . Una realtà costretta a scontrarsi con un paradosso: il rallentamento dell'attività nonostante «il discreto livello di ordini», a cui si aggiungono «importanti problemi di organizzazione, dati dalla rimodulazione del lavoro e dall’alta percentuale di positivi tra le risorse». «Viviamo alla giornata e ogni settimana prendiamo le nostre decisioni sul da farsi - spiega -, certamente sarebbe più conveniente ed efficiente andare avanti come abbiamo sempre fatto, lavorando 24 ore al giorno, ma a queste condizioni non è assolutamente possibile». Diverse le imprese sul territorio, specializzate nella produzione di tondo da cemento armato, nel pieno di una «tempesta energetica» da affrontare, con numerosi ordini da soddisfare, cercando di lavorare anche sul prezzo. «Abbiamo agito sul prezzo ma in maniera contenuta e molto meno di quanto avremmo potuto fare, perdendo però di marginalità». Ma.Gian.

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