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L'inagurazione

Nasce il polo dell'eccellenza agroalimentare. Il ministro: «Verona ecosistema da replicare»

Firmato oggi il protocollo d'intesa del Verona Agrifood Innovation Hub
I firmatari del Verona Agrifood Hub
I firmatari del Verona Agrifood Hub
I firmatari del Verona Agrifood Hub
I firmatari del Verona Agrifood Hub

Stimolare la cultura dell'innovazione nel settore agroalimentare, creando un ecosistema imprenditoriale forte e sostenibile. È questa la missione del Verona Agrifood Innovation Hub, il cui protocollo d’intesa è stato presentato e firmato oggi nel Centro Congressi di Veronafiere. La nuova realtà - che avrà sede proprio presso Veronafiere - è destinata a diventare il principale centro per lo sviluppo dell’agrifood in Italia e un imprescindibile luogo di incontro per imprenditori, esperti e ricercatori.

L’hub mira a favorire e diffondere la conoscenza delle soluzioni più avanzate del comparto, creando connessioni strategiche tra tutti gli attori che vi operano. L’obiettivo è rilanciare la crescita sostenibile dell’agroalimentare nel rispetto dei principi etici, valorizzando le eccellenze della filiera italiana poste di fronte alle sfide inedite dell’attuale contesto internazionale e della crisi climatica.

 

L'intervento del ministro Giorgetti

“Quello di oggi è un importante risultato per l’ecosistema di Verona, per lo sviluppo del venture capital e per il suo ruolo di abilitatore nell’innovazione tecnologica delle filiere produttive - ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel messaggio inviato all’evento - Le startup sono uno dei principali veicoli per i processi di trasformazione e di modernizzazione di un’economia matura come quella italiana”.

L’iniziativa è sostenuta da un’ampia partnership di attori pubblici e privati - Fondazione Cariverona, UniCredit, Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona, Università di Verona, Cattolica Assicurazioni e Eatable Adventures (che gestirà operativamente la struttura) - e completa strategicamente l’attività di FoodSeed, l’acceleratore di startup della Rete Nazionale Acceleratori CDP Venture Capital Sgr finanziato con oltre 15 milioni di euro che promuove la crescita di giovani aziende specializzate in mercati a elevato potenziale.

 

Ricadute sull'economia del territorio

Il Verona Agrifood Innovation Hub punta a promuovere l'imprenditorialità nel settore agroalimentare, creando occupazione di qualità e innescando percorsi di crescita sostenibili e duraturi. Lo sviluppo, che verrà catalizzato dalla struttura, avrà ricadute positive su tutto il sistema, sia a livello locale che nazionale, e contribuirà a migliorare la competitività dell’industria italiana.

In questo contesto, Verona giocherà un ruolo da protagonista: diventerà infatti il perno di una rete di relazioni che coinvolgerà partner strategici e i principali attori globali. Secondo il ministro Giorgetti, “la forza del settore agroalimentare è un fattore di orgoglio, ma serve sempre fare un passo in avanti, e qui entra in gioco l’effetto propulsivo che le nuove imprese possono apportare: Verona, una delle principali aree industriali d’Europa, può diventare un modello da replicare, grazie a un ecosistema pronto ad accogliere le opportunità che costruiremo”.

 

Le linee d'azione dell'hub

Per raggiungere gli obiettivi, il Verona Agrifood Innovation Hub si muoverà seguendo quattro linee di azione. Verrà innanzitutto promosso un ecosistema in grado di riunire e far lavorare assieme imprese, PMI, centri di ricerca, atenei e cittadini con interessi comuni legati al cibo. Attraverso la pubblicazione di report periodici, saranno poi diffuse informazioni rilevanti sul mercato agrifood per stimolare la nascita di nuove startup e favorire l'adozione delle tecnologie. Verranno inoltre promossi eventi di networking e attività di collaborazione, che coinvolgeranno tutti gli stakeholder, per trovare soluzioni originali alle principali sfide del settore. Saranno infine lanciati progetti formativi volti a incoraggiare l’imprenditorialità tech, soprattutto tra le nuove generazioni.

Un’ampia proposta di attività, quindi, alla quale le startup potranno accedere gratuitamente. I dati confermano che l’Italia è ormai pronta a trainare lo sviluppo tecnologico del comparto, anche su scala globale.

 

I numeri del settore

Nel 2022 il mercato delle colture 4.0 valeva circa 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 31% sul 2021 (Osservatorio Smart AgriFood). Anche gli investimenti che mirano ad accelerare la transizione tecnologica sono consistenti: secondo il Venture Capital Monitor della Liuc Business School, le operazioni chiuse da fondi venture capital nell’ambito dell’agrifoodtech hanno sfiorato i 270 milioni di euro nel biennio 2020-2021, mentre l’anno scorso il settore si è posizionato tra i primi per quantità di risorse investite.

 

Il commento del sindaco Tommasi

Anche il sindaco Damiano Tommasi era questa mattina all’Auditorium Verdi di Veronafiere, dove ha firmato il protocollo d’intesa che formalizza la nascita del progetto “Verona Agrifood Innovation Hub“. L’Amministrazione comunale, come è nel suo dna, si impegna dunque a facilitare tale processo aderendo al progetto.

"Questa è la messa a terra di un incontro tra competenze, imprese e investitori - ha spiegato il Sindaco durante il suo intervento che ha preceduto la firma - Investire sul futuro è ciò che più mi piace di questa giornata, un'iniziativa con la quale si guarda avanti alle nuove sfide attraverso una profonda analisi dell'attuale situazione per trovare soluzioni e risposte adeguate. Entrando nel merito, fa un po' specie parlare di acceleratore e di tecnologia mentre si parla di agricoltura, sembrano ossimori che disorientano, perchè una delle cose che insegna l'agricoltura è proprio il tempo, la sua gestione il suo controllo. Pensare ad un acceleratore di idee in questo campo sembra di essere fuori luogo, e invece credo sia proprio questa la sfida, andare incontro alle attuali esigenze di un comparto che risente della crisi idrica ma anche della ancora più preoccupante mancanza di mandopera».

«Don Milani diceva che "serve il coraggio di lavorarla la terra"», prosegue il sindaco, «e credo che questo sia un altro degli obiettivi di questo hub, di rivalutare e rivalorizzare il ruolo della manodopera agricola, di chi si mette in gioco, chi investe e chi porta avanti aziende agricole spesso di tradizione familiare che vanno oltre il valore commerciale. Un tema che riguarda sicuramente da vicino i giovani, un tema che ci è caro e per noi sta seguendo questi progetti proprio il nostro assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo. Questo è l’ approccio che l’amministrazione ha nei confronti di questa iniziativa innovativa: guardarla con interesse, promuoverla, sponsorizzarla e incentivarla. Nel progetto c'è una parola che mi piace molto ed è 'inclusivita'', e dovrà essere alla portata di tutte le aziende e di tutti i giovani che vogliono mettersi in gioco, grazie a chi investe e crede in questo processo. L'agricoltura ce lo insegna, prima si semina e poi serve la cura per vedere i frutti».

«Va messo in primo piano l'obiettivo comune che ci unisce attorno a questo tavolo, cioè dare a Verona l'opportunità di fare fruttare questo insieme di idee e di diverse disponibilità per un progetto di crescita professionale, di impresa, di business ma anche di individuazione di soluzioni in risposta alle esigenze dell’oggi, soluzioni che le tecnologie e le competenze facilitano a trovare. Stiamo seminando, e da primo cittadino non vedo l'ora di vedere i frutti. - ha concluso Danmiano Tommasi - Ognuno di noi può e deve contribuire con risorse personali, di idee, economiche, di spazi. Noi ci siamo e mi auguro di poterlo fare sempre, soprattutto nelle occasioni in cui si parla di formazione dei giovani e di futuro della nostra città».

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