Il biologico fa capolino anche nelle mense scolastiche venete. L’iniziativa, che potrà decollare nell’anno scolastico alle porte, è per la prima volta sostenuta da un apposito fondo, istituito dal ministero delle Politiche agricole, con un decreto convertito in legge 5 anni fa (numero 96/2017).
L’anno scorso la Regione ha approvato il programma delle attività previste dal testo (Delibera della giunta regionale numero 1503 del 2 novembre 2021) e lo schema di convezione con Veneto Agricoltura, l’Agenzia della Regione per l’innovazione nel primario, identificata come soggetto attuatore del progetto.
Con lo stanziamento di 244mila euro saranno finanziate informazione e promozione nelle scuole; supporto alla refezione scolastica; diffusa la conoscenza e il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l’ambiente. Veneto Agricoltura, insieme con l’Ufficio scolastico regionale ha deciso di focalizzare l’attenzione sulle scuole primarie, invitate a manifestare entro il 30 settembre il loro interesse (maggiori informazioni sono pubblicate al link www.venetoagricoltura.org/progetti/i-prodotti-biologici-nelle- mense-scolastiche-del-veneto) verso il progetto, gratuito, compilando la scheda da inviare all’indirizzo di posta elettronica certificata avisp@pecveneto.it. «I prodotti biologici nelle mense scolastiche del Veneto», titolo del programma, si declinerà anche sul ruolo dei genitori, perno nel cambiamento del consumo alimentare, oltre che sul rapporto tra refezione e territorio produttore di questi alimenti; sui benefici derivanti dal consumo di cibo biologico e sulla trasmissione di informazioni riguardanti le ricadute territoriali delle coltivazioni bio e la loro impronta ecologica. «Stiamo conducendo una ricognizione sull’uso del biologico nelle mense scolastiche e inizieremo a breve a progettare gli interventi che andranno a segno nella seconda parte dell’anno scolastico, a partire dal 2023», afferma Giovanna Burlo, che segue il progetto in Veneto Agricoltura.
L’agenzia annuncia anche un bando per scegliere il soggetto che si farà carico della pianificazione e realizzazione delle attività didattiche. Il fondo a sostegno delle mense è una misura strutturale che verrà confermata anche nei prossimi anni e gli istituti che attraverso le coop di ristorazione introdurranno una quota maggiore di prodotti green saranno premiati con meccanismi incentivanti. L’ingresso del bio nelle scuole locali porterà in prospettiva a un maggior consumo di prodotti sostenibili, contribuendo a far crescere un segmento del primario già oggi in sviluppo e oramai intorno ai 50mila ettari coltivati in Veneto (dati Coldiretti-Sinab, il sistema di informazione nazionale sull’agricoltura bio).
La provincia più vocata è Verona (33% delle superfici) seguita da Rovigo. Significativa la crescita del vigneto bio con quasi 8mila ettari, ben rappresentati anche i cereali (con 12.086 ettari) e le colture industriali, soia e bietola, con 6.821 ettari. Quasi 5mila ettari (poco meno del 10%) sono dedicati all’ortofrutta. In Italia l’incidenza della superficie biologica ha raggiunto nel 2019 il 15,8% della superficie agricola utilizzata, posizionando l’agricoltura nazionale di gran lunga al di sopra della media Ue, che nel 2018 si attestava all’8%, e dei principali Paesi produttori come Spagna (10,1%), Germania (9,07%) e Francia (8,06%)..