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Man, un bonus ai dipendenti contro il caro-benzina

La sede di Man Truck & Bus Italia a Dossobuono
La sede di Man Truck & Bus Italia a Dossobuono
La sede di Man Truck & Bus Italia a Dossobuono
La sede di Man Truck & Bus Italia a Dossobuono

Un aiuto ai dipendenti, per mitigare gli effetti del caro carburante, cercando di alleviare la pressione che l’inflazione esercita da mesi sui bilanci familiari. Man Truck & Bus Italia, società tricolore che fa capo al colosso di Monaco di Baviera, costruttore di veicoli commerciali e fornitore di soluzioni di trasporto persone e merci, con sede dal 1986 a Dossobuono, si è fatta carico di problemi che l’aumento del costo della vita ha provocato sulla capacità di spesa degli addetti. «L’impresa ha deciso di riconoscere ai dipendenti che non fruiscono della vettura aziendale un voucher straordinario dell’importo totale di 800 euro che arriverà a casa di ognuno insieme al cedolino dello stipendio di settembre. A riceverlo saranno circa in 170 su un totale di 280 addetti. Si potrà presentare da subito alle stazioni di rifornimento carburante». Ad annunciarlo è Eva Biasibetti, direttore del personale della società, che nel nostro Paese commercializza i mezzi prodotti negli stabilimenti europei, offrendo inoltre una rete articolata di assistenza post vendita. Il voucher è destinato, ad esempio, ai meccanici dei Man center disseminati per l’Italia, agli addetti al back office o agli amministrativi. «Abbiamo applicato le misure contenute nei decreti Ucraina e Aiuti Bis», spiega Biasibetti; «il primo, i cui provvedimenti attuativi sono arrivati ad estate inoltrata, ha consentito di stanziare 258 euro; il secondo all’incirca altri 600. Noi abbiamo sommato i due importi confluiti nella carta carburante che contiene i buoni immediatamente spendibili, che quindi hanno un valore netto per il dipendente, senza alcuna trattenuta fiscale», fa sapere la responsabile del personale, la quale insieme al direttore finanziario e al dg dell’azienda ha lavorato per attuare la misura di welfare, che costerà alle casse dell’azienda oltre 130mila euro. «Quello varato rappresenta un intervento a sostegno della tranquillità economica di chi opera nella nostra azienda. Ci teniamo a far capire ai nostri collaboratori che cerchiamo delle soluzioni concrete, capaci di semplificare la loro vita», prosegue. Per un periodo la cifra disponibile sulla base del decreto Ucraina è stata inserita nella piattaforma di welfare aziendale attivata dal 2020. Qui i dipendenti possono decidere di riversare il loro premio di produzione per ottenere servizi famiglia, per l'acquisto di libri e materiale didattico, rette di iscrizione alle scuole o ai nidi per i figli, attività sportiva, viaggi e vacanze, fruendo a pieno della cifra, al netto di ogni forma di tassazione. C’è chi ha già approfittato dei primi 200 euro e ricevendo il buono avrebbe ottenuto complessivamente più di altri dipendenti. Per rendere equo il trattamento, Man ha quindi stanziato il necessario per coprire la differenza, disponibile in piattaforma per rimborsare spese mediche. «L’iniziativa potrà alleviare le conseguenze determinate dall’impennata dei prezzi», conclude Biasibetti. «Ci auguriamo che la soluzione possa essere adottata anche da altre imprese. Le famiglie sono in difficoltà per i rincari di bollette e generi di prima necessità. Serve consapevolezza e, quando possibile, occorre andare incontro alle necessità del personale, che è la nostra vera risorsa», aggiunge.•.

Valeria Zanetti

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