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TERZO SETTORE

Le coop sociali sostengono il tariffario unico regionale

Confronti con gli enti su nuove regole degli appalti, massimo ribasso e conseguenze su servizi

Un tariffario regionale per l'affidamento dei servizzi alle coop sociali per ridurre le conseguenze degli appalti al ribasso che penalizzano gli utenti e anche i lavoratori. È questo in sintesi il messaggio del seminario, organizzato da Federsolidarietà Verona e Veneto, aderenti a Confcooperative, nella sede di Veronamercato per far luce sui nuovi aspetti normativi nazionali ed europei sul tema degli appalti pubblici. All'incontro, erano invitati i dirigenti dei 98 comuni del Veronese, delle Ulss, degli enti locali e i dirigenti delle 93 cooperative sociali aderenti a Federsolidarietà Verona.
Il seminario è stato un'occasione di confronto non solo per le cooperative sociali che quotidianamente operano nel territorio veronese, ma anche per gli enti pubblici con cui esse si rapportano, per dare risposte ai bisogni del territorio, sempre più diversi e complessi.
«Gli appalti, strategici per le politiche sociali pubbliche e per il welfare», afferma Erica Dal Degan, presidente di Federsolidarietà Verona, «vanno sempre più nella direzione di logiche selettive ed escludenti. Si parla di progetti più che di servizi, si blocca l'innovazione attuata dalla co-progettazione e il criterio del massimo ribasso, ormai il parametro di scelta più diffuso, ha come risultato conseguenze contraddittorie rispetto agli obiettivi. Ne consegue una diminuzione della libertà di scelta del cittadino, che deve adeguarsi a scelte fatte da altri anche se ne paga personalmente le ricadute».
«Non vogliamo demonizzare la pratica degli appalti», precisa la Dal Degan, «ma evidenziarne le conseguenze sulle economie delle coop alla luce dei decreti legge 66 e 90 del 2014 che hanno soppresso l'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici e stabilito l'obbligo per i Comuni non capoluogo di aggregarsi per partecipare alle gare d'appalto». I decreti sono consultabili ai link http://goo.gl/L2RHSx e http://goo.gl/thkxlx.
Al convegno si è discusso anche della proposta di delibera (sulla scorta di quanto attuato da altre Regioni) relativa a un tariffario regionale per l'affidamento dei servizi alle cooperative sociali che si tradurrebbe in un riferimento chiaro e condiviso per evitare quel massimo ribasso che incide sul costo del lavoro e alimenta fenomeni illeciti. Sull'iniziativa Federsolidarietà auspica il sostegno de sindacati.
Altro tema è stato quello degli affidamenti per le coop di tipo B, che svolgono inserimento lavorativo di persone svantaggiate, che alla luce delle nuove norme comunitarie potrebbero ottenere l'affidamento diretto se il servizio erogato rientra nella soglia comunitaria di 207mila euro.

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