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Le aziende veronesi cercano lavoratori ma non li trovano

Aziende a caccia di personale Anche la logistica, gestione magazzini e pulizie soffrono la carenza di  manodopera
Aziende a caccia di personale Anche la logistica, gestione magazzini e pulizie soffrono la carenza di manodopera
Aziende a caccia di personale Anche la logistica, gestione magazzini e pulizie soffrono la carenza di  manodopera
Aziende a caccia di personale Anche la logistica, gestione magazzini e pulizie soffrono la carenza di manodopera

Nei Centri per l’impiego (Cpi) di Verona ci sono 250 offerte di lavoro per 800 posizioni da coprire. Ma non si riescono a trovare i profili richiesti. Si cercano camerieri, addetti alle pulizie, operai e artigiani specializzati, conduttori di impianti, impiegati e tecnici. Ma la difficoltà a reperire personale qualificato o generico evidentemente è diventata la regola. Tanto che l’agenzia regionale Veneto Lavoro ha avviato da un paio di mesi, proprio in provincia, un’indagine conoscitiva sulle figure difficili da rintracciare, coinvolgendo le aziende: si prova a capire quali si fatica maggiormente a trovare e perché. Non è chiaro se manchino i candidati o se i papabili siano privi dei requisiti essenziali. Impiego e qualità della vita «L’approfondimento, condotto rielaborando i questionari compilati dalle imprese – spiega Fabio Becchelli, coordinatore dei Centri per l'impiego dell'Ambito di Verona – si propone di coinvolgere le aziende in forme di collaborazione con Veneto Lavoro e i Cpi nelle politiche attive. Vogliamo capire se sarebbero disponibili ad attivare tirocini o a partecipare alla formazione per i disoccupati». I risultati ottenuti, finora parziali, evidenziano le criticità nel reperimento di artigiani e operai specializzati: elettricisti, fabbri, saldatori, tornitori, carpentieri. Tuttavia servono anche informatici, ingegneri e autisti. «È possibile che le aziende richiedano competenze troppo specifiche, ma occorre anche valutare che è in corso un cambiamento culturale, soprattutto tra i più giovani», ragiona. «Gli under 35 nel firmare un contratto di lavoro non guardano solo al guadagno, ma anche alla qualità della vita e al tempo libero che rimane». Ristoratori «Infatti circa l’80% di chi esce dall’alberghiero cambia mestiere e non si dedica alle cucine e sale dei nostri ristoranti», conferma Leopoldo Ramponi, presidente dell'Associazione ristoratori di Confcommercio Verona, che conferma la difficoltà a trovare addetti nella ristorazione. «Nei nostri locali si lavora nei week end, a Pasqua e Natale per 1.300 euro al mese. Il contratto è di 40 ore settimanali, chi vorrebbe fare di più non può essere pagato a percentuale. I neo diplomati devono essere assunti al 5° livello senza passare dall’apprendistato e non sono sempre in grado operare come i colleghi più esperti», prosegue. In Veneto 3.400 posti vuoti Nel complesso, le vacancy trattate dai Cpi regionali e disponibili sul portale ClicLavoro Veneto sono oltre 1.500, per un totale di 3.400 posti. La maggior parte riguarda i servizi, dove si concentra il 62% delle opportunità (turismo, commercio, ingrosso e logistica, cleaning e attività professionali). Industria ed edilizia Nell’industria, i posti scoperti sono nel metalmeccanico (13%), edilizia (8%) e comparti del Made in Italy (8%): arredo, sistema moda e industrie alimentari. Servono anche conduttori di impianti, figure tecnico-ingegneristiche, informatici, esperti di marketing, infermieri, autisti e impiegati. Preselezione candidati Per aiutare le imprese a ripartire rapidamente dopo il Covid-19, Veneto Lavoro offre un servizio gratuito di preselezione dei candidati. Ricevuta l'offerta di lavoro i Cpi in cinque giorni lavorativi mettono a disposizione una lista di profili professionali in linea con le esigenze dell'impresa, verificata la reale disponibilità. Agenzie interinali Intanto anche le agenzie per il lavoro private fanno il punto sulla situazione. Secondo InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, il Veneto evidenzia nel primo semestre dell’anno un balzo nella domanda, classificandosi al terzo posto su scala nazionale per numero di offerte, che hanno quasi raggiunto le 35mila (15% del totale), con una crescita del +41,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. In testa, Padova (+52,9%), segue Verona e poi Vicenza. Le categorie professionali più cercate sono operai addetti alla produzione o alla qualità (33,6% di offerte), seguiti da acquisti, logistica, magazzino.•.

Valeria Zanetti

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